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Sinistra Democratica propone Legge per il turismo

Dal senatore Nuccio Iovene riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota del Coordinamento regiionale di Sinistra Democratica sulla proposta di legge di riforma del Turismo.

CALABRIA - Sinistra Democratica giudica negativamente la proposta di legge di riforma del turismo presentata in Consiglio regionale e che andrà in discussione il prossimo 30 luglio. A nostro avviso è lo spirito della riforma che è sbagliato e pericoloso, pur in presenza di alcuni aspetti positivi come il comitato Istituzionale, il sistema informativo, la carta dei diritti.

L’errore fondamentale che viene commesso è quello di basare la riforma sui Sistemi Turistici Locali come perno centrale della stessa riforma assegnandogli un ruolo improprio. Così come concepiti i SISTEMI TURISTICI LOCALI porterebbero alla polverizzazione dell’offerta turistica, ad una moltiplicazione di soggetti istituzionali, ad una sovrapposizione di ruoli e di compiti, ad un moltiplicarsi di spese gestionali e di apparati politici e tecnici. Non possono essere i Sistemi Turistici Locali il perno dell’offerta turistica. Per conquistare i mercati mondiali serve una Regione che faccia una politica, non solo di assemblaggio delle varie richieste territoriali o semplicemente di promozione, che sappia promuovere nuove offerte e nuovi prodotti partendo da un’immagine unitaria del turismo in Calabria.

Questo compito richiede una organizzazione snella del turismo basata su un ruolo centrale che deve essere assolto dalla Regione, dalle Province e dai Comuni. Il ruolo che viene dato ai Sistemi Turistici Locali è una sovrapposizione del ruolo delle province. La proposta di creazione di sette STL contraddice vistosamente con la recente decisione adottata per le ASL, dove è stato imposto l’ambito territoriale provinciale riducendole a cinque, con successivo grande spreco di retorica e di chiacchiere sul taglio dei costi.

L’articolo 6 della proposta inoltre lascia nel vago il modello organizzativo dei Sistemi Turistici locali, affidato ad una strutturazione da decidere localmente e nelle varie realtà. Questo significa lasciare le porte aperte alla creazione di nuovi apparati, di una nuova burocrazia, di nuove e inutili spese per la gestione dell’apparato burocratico che andrebbero a discapito degli investimenti nelle politiche reali per il turismo. Sembra di capire che i STL servano in fondo a creare una nuova occasione per nomine partitiche e per spese ingiustificate e inutili.

Il Turismo calabrese non ha bisogno di questo, ma ha bisogno di una vera riforma che parta dai soggetti istituzionali già operanti: Regione, Provincia, Comuni. In sintesi pensiamo ad un SISTEMA TURISTICO CALABRIA che salvaguardi l’unità dell’immagine della nostra regione, crei sinergie tra i vari livelli istituzionali e tra questi e il mondo delle imprese e del lavoro. Proponiamo a tutte le forze della sinistra presenti in Consiglio Regionale di avviare un confronto per cambiare questa proposta con l’obbiettivo di rilanciare seriamente il turismo e non nuovi carrozzoni nella nostra regione.

Sinistra Democratica - Coordinamento regionale Calabria - 31 luglio 2007
31/07/2007
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