LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - L'acqua sembra essere oggi l'elemento fondamentale del messaggio liturgico, giacché ricorre, oltre che nel Vangelo, anche nella prima lettura e nel salmo responsoriale, entrambi tratti da Isaia. Accompagna il protagonista di questa domenica, adombrato nell'Antico Testamento, e presente nel Nuovo. È Cristo, che nel Battesimo rivela la sua realtà divina, sicché, confermato dal Padre e consacrato dallo Spirito, inizia la sua attività pubblica, dopo la pausa nel deserto. La discesa di Gesù in quell'acqua, quasi a voler proseguire la sua discesa nella nostra umanità, e la risalita da essa sono due momenti di una sorta di un nuovo passaggio attraverso il Mar Rosso. Sono anche l'anticipo di quel battesimo di sangue che preluderà alla sua risurrezione. Ci ricordano il nostro battesimo, sorgente di vita e di salvezza e la sempre possibile risalita da ogni abisso che ci minaccia. È per questo che acclamiamo: "Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza"!
PREGHIERA
Così quel giorno, Gesù, uscendo dall'acqua,
vedesti i cieli squarciarsi,
quei cieli che per noi avevi lasciato
e che come commossi per un una rinuncia sì grande,
si abbassarono anch'essi fino a venirti incontro.
Le acque inferiori e le acque al di sopra dei cieli
in te si ricongiunsero e fu come
un nuovo arcobaleno illuminasse il pianeta
e la colomba di nuovo riapparse,
annunciando la gioia a questo nostro mondo
tormentato dalla guerra.
Quel fiume scorre ancora in quella tua e nostra terra
tanto arrossata di sangue.
Spirito Santo Dio, sii ancora
soprattutto per essa e per tutti noi
colomba mite e infaticabile
di quella pace, che gli uomini
che in nome tuo si dicono credenti
non sanno più realizzare. Amen! (GM/11/01/09)
Vangelo di Marco (1,7-11) - In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Profeta Isaia (55,1-11) - Così dice il Signore: «O voi tutti assetati, venite all’acqua, voi che non avete denaro, venite; comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte… Io stabilirò per voi un’alleanza eterna, i favori assicurati a Davide. Ecco, l’ho costituito testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni. Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio, del Santo d’Israele, che ti onora. Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie.… Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».