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L'arcobaleno dell'alleanza stretta tra Dio e l'umanità

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - Siamo alla prima domenica di Quaresima, il tempo dei quaranta giorni che ci porteranno al triduo pasquale. Il Vangelo di Marco racconta che Gesù rimase quaranta giorni nel deserto, in compagnia delle bestie selvatiche e degli angeli. La prima lettera di Pietro, riprendendo un'antica tradizione, accenna al vangelo annunciato da Gesù anche agli angeli prigionieri della loro ribellione a Dio. Se gli angeli luminosi avevano potuto tramutarsi in figure immobili e tenebrose, il deserto stesso poteva ora, grazie alla presenza e all'annuncio di Gesù, aprirsi a nuovi itinerari per andare incontro alla libertà e alla luce. Su di esso è come se risplendesse l'arcobaleno dell'alleanza stretta da Dio con l'umanità intera attraverso la figura di Noè, che ricompare nelle letture di questa domenica. Quell'alleanza, rinnovata per noi nel battesimo, ci ricorda che più forte della nostra ostinazione è la misericordia di Dio, il cui messaggero definitivo, Gesù, arriva fino alla nostra ultima solitudine e ci mostra i colori che illuminano l’anima e il cielo.
(L'immagine è la foto di un deserto visto dal di qua di alcune rocce, con una grande distesa di sabbia, sulla quale splende un arcobaleno)

PREGHIERA
Sei venuto fin quaggiù,
entrando in questo nostro deserto,
che sembra senza fine, o Gesù,
qui, dove pensieri e sentimenti
rischiano di restare prigionieri,
come angeli caduti
e hai vissuto con le fiere
di questa nostra landa desolata.
Eppure anche qui il Vangelo risuona
sicché le tue parole prendono forma e luce
e rendono capaci le nostre ali
di rialzarci in volo.
Tra questi macigni consunti dal tempo
e dal vento e questa sabbia sconfinata
sembra di udire ancora,
nella nostra umana sterilità:
«Alzati in piedi e cammina anche tu!
Il tempo è venuto e con esso il Regno di Dio!».
Perciò all'inizio di questo cammino
che ci porterà alla Pasqua
ti chiediamo: Fa che scorgiamo l'arcobaleno
tra il cielo e questa sabbia e che esso accenda di colori questo nostro andare! Amen! (GM/01/03/2009)

Prima Lettera di Pietro (3,18-22) - Carissimi, Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito. E nello spirito andò a portare l’annuncio anche alle anime prigioniere, che un tempo avevano rifiutato di credere, quando Dio, nella sua magnanimità, pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell’acqua. Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi; non porta via la sporcizia del corpo, ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo. Egli è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze.

Vangelo di Marco (1,12-15) - In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

28/02/2009

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Fonte: http://www.abystron.org/expo/rubriche/la-locandina/2009/1%5e-domenica-di-quaresima-b---2009.aspx
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