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Il giusto germoglio che ha compassione di quanti sono stati dispersi e lasciati lontano

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - L’amore per i lontani e quanti sembrano essere un gregge senza pastore, caratterizza le letture di oggi. Attraverso il profeta Geremia, Dio si esprime contro i cattivi pastori, che hanno disperso e scacciato le pecore, anziché occuparsi di esse e radunarle. Pertanto Dio promette che da adesso in poi sarà lui a occuparsi direttamente di queste pecore disperse, che rappresentano gli uomini. Ciò avverrà attraverso nuovi e validi pastori e soprattutto attraverso “il giusto germoglio”, che il Signore ha in cuore di suscitare nella stirpe di David. Il Vangelo mostra come questa promessa si sia adempiuta. La prima comunità cristiana, cui l’evangelista presta voce, non ha alcun dubbio: Cristo, germoglio sbocciato dalla radice di Davide, è il vero e valido pastore, che ha compassione di quanti sono stati dispersi o sono stati lasciati lontano. Egli li raccoglie e, secondo il messaggio di Paolo, ha riunito in una sola famiglia i due spezzoni (Giudei e pagani). Per questo non ha solo “fatto” pace tra gli uomini e tra questi e Dio, ma è egli stesso la Pace, come altri profeti avevano preannunciato. Pertanto siamo tutti invitati da Cristo ad essere sempre e dappertutto costruttori di pace. PREGHIERA
Dal momento che Tu, Gesù, sei il nostro pastore,
nessuno è più così solo al mondo
da perdere del tutto la sua strada,
fino ad essere inghiottito dall’ultima oscura valle,
quella della morte.
Anche lì, dove non splende il sole della vita,
né le luci che sono gli amici,
mi accompagnerà la Tua voce e mi incoraggerà,
così come il tuo vincastro costituirà la mia sicurezza
contro serpenti e pericoli,
che dai giorni di Adamo minacciano i miei passi.
Nel deserto, dove adesso non erro più solo
mi resti vicino, proprio Tu,
che per noi e prima di noi,
disarmato e senza bastone, sei andato innanzi
fino a quella valle, laddove l’unico legno che si innalzò
fu una croce grondante dolore ed amore.
Concedi a me e ai miei amici un frammento di quell’amore
che rimette insieme i vicini e i lontani! Amen. (GM/19/07/09)

Vangelo di Marco (6,30-34) - In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Geremia (23,1-61) - Dice il Signore: «Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore. Perciò dice il Signore, Dio d’Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore. Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà neppure una. Oracolo del Signore. Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra. Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele vivrà tranquillo, e lo chiameranno con questo nome: Signore-nostra- giustizia».

Efesini (2,13-18) - Fratelli, ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne. Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l’inimicizia. Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.

19/07/2009

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Fonte: http://www.abystron.org/expo/rubriche/la-locandina/2009/16%5e-domenica-dell%e2%80%99anno-b---2009.aspx
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