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Una salvezza che passa attraverso la sofferenza e la morte

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo  - La prima fase della missione, alla quale Gesù aveva voluto associare i suoi discepoli, si è ormai compiuta in Cafarnao e nei suoi dintorni. Il "Maestro" ha insegnato molto ed ha anche guarito alcuni, per indicare a tutti che egli porta risanamento e salvezza. Qualcuno si è accorto che in lui c'è qualcosa di più. Ma ne sono diventati coscienti anche gli apostoli? Anche a questo riguardo il Vangelo è sorprendente. Finora il riconoscimento del Salvatore promesso (il Messia) era avvenuto in quanti erano per così dire alla frontiera del bene e del male (gli indemoniati). Gesù conduce allora i suoi discepoli oltre quella frontiera socio-religiosa del popolo d'Israele, dove soggiornavano i pagani e quanti "siedono nelle tenebre e nell'ombra della morte". Qui egli chiede ai suoi discepoli di manifestargli quanto la loro fede si distingua da quella delle masse. È Simon Pietro a rispondergli, a nome di tutti, proclamando che egli è il consacrato da Dio (il Cristo, che in greco significa unto). Pietro ha colto nel segno e per questo viene elogiato. Ma non del tutto. La sua rappresentazione del Messia è associata al trionfo e al riscatto storico-politico. Per questo non sopporta l'idea di una salvezza della persona e del suo popolo che passa attraverso la sofferenza e la morte. Protesta ed è perciò rimproverato aspramente, anche se accetterà di lì a poco di rimettersi sulle tracce di Gesù, per seguirlo ovunque egli vada. 

(Foto: Vangelo, luce, fortificazione. Particolare dell'„alte Mainbrücke" di Würzburg, sede storica di vescovi-principi. Sullo Sfondo la Fortezza di Marienberg, dove compaiono statue di vescovi aventi in una mano il pastorale e nell'altra la spada)

PREGHIERA
Tentazione di Pietro, tentazione di sempre:
essere da cristiani ben visibili nel mondo e contare sempre più...
Anche la Chiesa di oggi se ne lascia talvolta allettare,
salvo poi dover lasciar sul campo chi
aveva lanciato all'attacco e ora piange in solitudine
la sua amarezza e la sua delusione...
Fratelli e sorelle di fede, qual è la nostra fede?
In chi crediamo davvero? Quale Cristo adoriamo?
Quello del santo Evangelo o quello dei nostri desideri,
diventati progetti e nascosta mania di grandezza?
Di certo guardando te, Signore,
vediamo che non sono diplomazia e compromessi
a guidare i tuoi passi; e così una preghiera
oggi brucia nell'anima e sale dal cuore:
libera la tua Chiesa, libera noi tutti, dal pensiero
di poter contare più con il peso politico
che con l'autorevolezza della tua profezia,
fa' che tutti smascheriamo e denunciamo
nel mondo di oggi idoli e dèi
che sono solo fantocci e desideri
di primeggiare dominando sugli altri.
Fa' che, come Pietro, anche dopo le nostre proteste,
seguiamo senza indugio i tuoi passi. Amen! (GM/13/09/09)

Profeta Isaia (50,5-9a) - Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto svergognato, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso. È vicino chi mi rende giustizia: chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me. Ecco, il Signore Dio mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole?

Vangelo di Marco (8,27-35) - In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell'uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va' dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».

13/09/2009

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Fonte: http://www.abystron.org/expo/rubriche/la-locandina/2009/24%5e-domenica-dell%27anno-b---2009.aspx
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