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Guardare in profondità e cogliere in ciò che accade l'opera che Dio sta compiendo intorno a noi

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - Guardare senza vedere e recuperare la vista per guardare in profondità e cogliere in ciò che accade l'opera che Dio sta compiendo intorno a noi. In quest'espressione si può riassumere il filo conduttore delle letture di quest'oggi, ma è anche vero che non bisogna lasciarsi impressionare dalle apparenze (1^lettura), occorre guarire da una cecità strutturale che colpisce tutti: la difficoltà a scorgere il "peso divino" (come avrebbe detto R. Guardini) nella terra e nel Figlio dell'uomo. Ma la terra intera è come sorretta dal soffio di Dio e l'unico che ce lo svela è proprio il "figlio dell'uomo", quando in lui riconosciamo il Figlio di Dio. E' ciò che succede con il cieco nato del Vangelo, che a tu per tu con Gesù riconosce in lui la presenza di Dio e gli si prostra davanti. E' un messaggio di gioia e ci viene rivolto in questa domenica centrale della Quaresima. Ci invita a gioire per il dono della vista recuperata attraverso l'acqua del battesimo: quell'acqua che oggi significa saper vedere anche là dove alcune volte non si riesce a scorgere niente.

PREGHIERA
Oggi, Gesù, devo ringraziarti per la luce,
che tu hai accesso non solo nell'intero universo,
ma anche dentro le fibre del mio cuore
come d'ogni essere umano.
Io immagino infatti che non ci sono solo fotoni
e stringhe oscillanti in ogni angolo dell'universo,
ma che esistono più interne e segrete
onde di vita immortale, oscillanti di continuo nell'anima.
Esse attendono soltanto di essere afferrate
dalle nostre povere mani perché ci contagi il Divino,
che dappertutto veglia intorno noi,
pur mai visto da alcuno.
Apri allora i nostri occhi
perché gli spezzoni della vita quotidiana,
che continuamente si formano e sfaldano,
possano trasmetterci, come fibre ottiche,
la luce ed i codici contenenti la Tua presenza divina.
(GM/30/03/14)

Libro Samuele (16,7-13) 7 - Il Signore rispose a Samuele: «Non guardare al suo aspetto né all'imponenza della sua statura. Io l'ho scartato, perché io non guardo ciò che guarda l'uomo. L'uomo guarda l'apparenza, il Signore guarda il cuore». Iesse fece passare davanti a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi». Samuele chiese a Iesse: «Sono qui tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge». Samuele disse a Iesse: «Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto. Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!». Samuele prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi.

Vangelo di Giovanni [Forma breve: Gv 9, 1.6-9.13-17.34-38] - In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita; sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va' a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa "Inviato". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c'era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell'uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.

30/03/2014

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