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"Scorpioni e serpenti attentano alla nostra vita e potrebbero porre fine alle nostre ultime risorse"

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - «Ricorda non solo il cammino fatto, ma anche Colui che ti ha accompagnato e continuerà ad accompagnarti, perché il percorso è ancora lungo e tu hai continuamente bisogno di Lui! Hai bisogno delle sue parole e del suo nutrimento per arrivare alla meta». In queste espressioni si può riassumere il messaggio di questa domenica del lezionario A, che affianca l'accorato invito del Deuteronomio alle parole provocatorie di Gesù, riportate nel Vangelo di Giovanni, sulla sua carne da mangiare e sul suo sangue da bere, per arrivare alla stessa meta: poter vivere per sempre con Dio. Il cammino è lungo, solitamente duro e talvolta si avanza in un'aridità esteriore e con innumerevoli pericoli, i quali sono al di fuori e al di dentro di noi stessi. Scorpioni e serpenti attentano alla nostra vita e potrebbero porre fine alle nostre ultime risorse, lasciandoci in un deserto, a marcire. Difficoltà e pericoli, tuttavia, hanno il vantaggio di far emergere ciò che davvero "abbiamo nel cuore". Ciò che non possiamo assolutamente far cadere da esso è la memoria di ciò che Dio ha compiuto per noi, perché ciò rafforza la fiducia in Lui e ci dà la certezza che Egli compirà opere ancora più grandi. Quelle parole udite sono ora da riprendere e da mangiare. Così come da mangiare saranno non solo le parole di Gesù, ma Gesù stesso nell'eucaristia, Gesù diventato carne e pane per noi e che resta pur sempre Parola, la Parola vivente di Dio, il suo Verbo.

PREGHIERA
Anche le rocce si sono spaccate,
per offrire riparo e salvezza a quel popolo
che pur T'ha seguito, Gesù, nel deserto
e lì, come l'antico Israele,
si è nutrito di ciò che esce dalla bocca di Dio.

Hai preso del pane dalle mani di un bimbo,
per offrirlo a tutti e in quel piccolo,
il primo nel regno di Dio, hai indicato
ciò a cui tenevi di più:
condividere tutto, donando con quella gioia
che c'è più nel dare che nel ricevere doni.

Chi vive per Te capirà, come Tu hai capito
ciò che passa in questo nostro povero cuore,
da quando hai ascoltato le nostre invocazioni d'aiuto
e, a modo Tuo, venendo quaggiù, continui
a camminare con noi. (GM/22/06/14)

Libro del Deuteronòmio (8,2-3.14-16) - «Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere ... per sapere quello che avevi nel cuore ... per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore. Non dimenticare il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile; che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz'acqua; che ha fatto sgorgare per te l'acqua dalla roccia durissima; che nel deserto ti ha nutrito di manna sconosciuta ai tuoi padri».

Vangelo di Giovanni (6,51-58) - «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà
in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo". Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: "Come può costui darci la sua carne da mangiare?". Gesù disse: "In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono.
Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

22/06/2014

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Fonte: http://www.abystron.org/expo/rubriche/la-locandina/la-locandina-2014/corpo-e-sangue-del-signore-2014-(a).aspx
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