Franz Lehàr - Compositore austro-ungherese (Komàrom 1870-Bad Ischl, Austria, 1948). Dopo gli studi a Praga, iniziò la carriera come direttore d’orchestra e di bande militari ed esordì come compositore nel 1896 con l’opera 
Kukuška (Il cuculo). 

Trasferitosi a Vienna, fu nominato Operettenkapellmeister al Theater an der Wien e all’inizio del secolo colse i primi successi che da lusinghieri si fecero entusiastici alla rappresentazione di 
Die lustige Witwe (La vedova allegra, 1905). Buona fortuna ebbero anche le successive 
Der Graf von Luxemburg (Il conte di Lussemburgo, 1909), 
Zigeunerliebe (Amore di zingaro, 1910) ed 
Eva (1911). 
Dopo la guerra Lehàr colse nuovi trionfi con l’
operetta Paganini (1925), quindi si trasferì a Berlino dove venne rappresentata 
Das Land des Laechelns (Il paese del sorriso, 1929), rielaborazione della precedente 
Die gelbe Jacke (La giubba gialla, 1923). In quel periodo Lehàr si dedicò soprattutto alle versioni cinematografiche delle sue operette e a colonne sonore di film. 

All’epoca dell’Anschluss Lehàr si trovò in una situazione contraddittoria (sua moglie e molti suoi collaboratori erano ebrei, le sue operette erano gradite ai capi nazisti) che lo portarono a compromessi nei confronti degli occupanti. Di fatto al termine del secondo conflitto mondiale dovette riparare per qualche tempo in Svizzera. 
Stabilitosi nel 1948 a Bad Ischl, vi morì di lì a poco: la sua villa è stata trasformata in museo. La vena facile, l’uso di ritmi di danze in voga, la tenerezza romantica delle melodie, il carattere erotico-sentimentale degli argomenti ebbero un ascendente straordinario sul pubblico dell’epoca.