ORSOMARSO - Itinerari basiliani. È questo il titolo della mostra di immagini che l’associazione culturale Abystron di Orsomarso propone a soci e visitatori in queste settimane di agosto. Un itinerario storico, culturale, archeologico e di spiritualità che ci guida alla riscoperta di uno dei periodi più significativi vissuti dalla Calabria e da questo comprensorio, che assistette al sorgere e diffondersi del monachesimo greco, più comunemente detto basiliano, a partire dall’ottavo secolo dell’era cristiana.
Una scelta che non è casuale in quanto il sodalizio che proprio quest’anno festeggia il decennale dalla sua fondazione, vuole rendere il giusto omaggio ad una delle figure simbolo del basilianesimo, san Nilo da Rossano, del quale sono in corso in tutta Italia le celebrazioni per il millenario dalla sua morte avvenuta a Grottaferrata presso Roma dove è attivo il più importante centro di cultura e spiritualità greca. Un inedito incontro, lo ha definito il nuovo presidente di Abystron Stefano Sangiovanni, con la cultura sulle tracce dei percorsi Basiliani. “Una appassionante raccolta di immagini, in power point, di ruderi sparsi un po’ ovunque nel territorio e in particolare la chiesetta di S. Maria di Mercuri con il caratteristico abside rivolto a Est, la chiesa di S. Leonardo, la grotta-santuario di S. Michele o dell'Angelo, ci farà rivivere l’affascinante epoca alto-medioevale del nostro paese. Inoltre è allestita una mostra cartografica alla riscoperta del nome Orsomarso attraverso le sue varie denominazioni storiche”.
Nell’ambito dell’iniziativa che si svolge in un locale sito in piazza Municipio, è ospitata anche una personale del pittore locale Franco Farace che propone anch’egli squarci di vita di questa piccola comunità.
Il presidente di Abystron non risparmia, infine, di criticare l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale che “da un po’ di tempo elude, mancando ripetutamente di fornire risposta alle nostre comunicazioni e richieste. Una presa di posizione mossa, più che da vis polemica, da un senso di mortificazione nel prendere atto delle attenzioni già più volte mostrate verso altre realtà associative”.
