SCALEA - Il difficile cammino verso la costruzione di una cultura della legalità, contro ogni forma di prevaricazione e di subdola riduzione al silenzio sotto forma di falso buonsenso, si è arricchito di un importante evento significativamente intitolato "Il silenzio è dolo". Protagonisti sono stati i giovani, soprattutto studenti delle scuole superiori del territorio, fra i quali una numerosa delegazione del Liceo Metastasio di Scalea.

Il silenzio è d'oro, ma in alcuni casi sarebbe meglio parlare. Lo hanno sostenuto a Scalea, davanti a una platea composta per lo più da studenti delle scuole superiori del territorio, Ismaele La Vardera, giornalista, inviato di OpenSpace e presidente Associazione Nazionale "Verità scomode"; Fabio Gifuni, amministratore della cooperativa sociale "Progetto Germano"; Marco Ligabue, cantautore.
Cosa hanno in comune questi tre "testimoni"? Sono d'accordo sul fatto che di fronte all'illegalità, all'ingiustizia, ai soprusi non solo bisogna parlare, ma urlare. Altrimenti quel silenzio diventa doloso, complice. Ismaele La Vardera, di appena 21 anni, poco più grande dei ragazzi presenti, viene da Villabate, un comune siciliano in provincia di Palermo, sciolto tre volte per infiltrazioni mafiose.
A differenza della maggior parte dei coetanei, ha denunciato una "irregolarità amministrativa", ha parlato, quindi; da Telejato - il nome della TV locale, gestita peraltro da un ex prof di Ismaele, è già tutto un programma: lo iato è la separazione di due vocali e vuol dire "apertura" - la notizia è rimbalzata, fino ad arrivare alle Jene. Risultato: è in corso un'indagine della Magistratura. E Ismaele ha realizzato il suo sogno di diventare giornalista. Non senza passare prima la consueta traversia di chi decide di denunciare, di metterci la faccia, che inizia con l'isolamento da parte di chi ti conosce.
Il Progetto Germano, invece, rappresenta a Scalea un'esperienza di condivisione, sostegno, legalità. Eppure anch'esso ha toccato interessi pericolosi, finendo con il ricevere intimidazioni e minacce. Anche in questo caso si è deciso di parlare e di rendere pubblico l'accaduto.
Marco Ligabue, infine, parla cantando: il suo mestiere gli consente di dire cose importanti con il linguaggio della musica; il suo è impegno civile che arriva diretto alle orecchie e al cuore di chi l'ascolta. Il silenzio è dolo diventa così il titolo di un suo pezzo, che parafrasa il libro di La Vardera.
A Scalea Ismaele è riuscito a appassionare gli studenti, utilizzando il loro linguaggio e anche alcuni loro pregiudizi nel tentativo di fare breccia. Ai giovani si perdona qualche "leggerezza", col tempo capiranno che legalità è rispetto, anche di chi nei gusti sessuali è magari diverso da te. Ma, a parte questa curvatura, la sua testimonianza è stata importante, e per due distinti motivi: primo, ha spinto i coetanei all'impegno diretto e alla pratica quotidiana della legalità, secondo, ha dimostrato come si possano realizzare con facilità i propri sogni, anche se si vive al Sud. Cosa non consueta in realtà in cui spesso si cercano facili scorciatoie.
A Scalea Ligabue ha cantato dal vivo, coinvolgendo i ragazzi, e la sala consiliare è stata invasa da un'atmosfera gioiosa, fiduciosa. A Scalea continuerà anche l'impegno di Gifuni e della sua cooperativa, con l'impegno di quanti vogliono rialzare la testa, affinché questo posto sia ricordato solo per le bellezze del paesaggio e la sua storia, così come Villabate.