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Raffaele Papa denuncia il baratto in Consiglio regionale che azzera le periferie

COSENZA - Dal Coordinatore provinciale del MpA Raffaele Papa, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa con il quale si denuncia il grave rischio di degrado dei territori montani calabresi, derivanti dalla soppressione delle Comunità montane da parte della Regione Calabria.

«Baratto in Consiglio Regionale, azzerate le periferie. Pd, Pdl, Udc, inciucio in salsa calabra fuori dalle regole.
Chi baratta e cosa non è ancora chiaro ma lo scopriremo nelle prossime settimane e mesi, di certo la pseudo riforma dell'afor e la soppressione delle comunità montane mette in gioco ed a rischio l'intero patrimonio boschivo, naturalistico e montano della Calabria. È un giochetto che interessa l'80% del territorio regionale che con un bliz, o meglio sarebbe definirlo "inciucio nostrano", Pdl, Udc e Pd hanno concordemente confezionato. Qui di politica c'è molto poco, questi partiti sono ormai scatole vuote, nessuna argomentazione ne spiegazione ne coinvolgimento delle vaste aree interessate, solo singole e personali posizioni e decisioni di onorevoli consiglieri spesso molto lontani dal guardare oltre il proprio ombelico.

Desta quindi perplessità e scalpore che il maggior partito di opposizione, di punto in bianco, approvi una legge che ha sempre avversato. Perché? Quali interessi vengono coltivati e tutelati? Cosa può giustificare l'atteggiamento remissivo e quasi succube di esponenti politici di opposizione nei confronti di ciò che doveva essere una riforma importante di settori delicati e nevralgici per l'economia e lo sviluppo regionale?

Che le comunità montane avessero bisogno di una rimodulazione e riforma è fuori da ogni dubbio ma altra cosa è cancellare del tutto le prerogative di territori montani e periferici. La fretta di chiudere al più presto e ad ogni costo ha partorito una legge fuori da ogni regola che come opportunamente fatto notare durante i lavori dell'Assemblea Regionale dal consigliere Mario Franchino unico del Pd che ha votato contro, ha creato qualche imbarazzo anche nel presidente dell'assemblea consiliare.

Infatti pare che,
- la proposta di legge per l'istituzione dell'azienda regionale non sia stata discussa ne licenziata da alcuna commissione;
- il progetto di legge non sia conforme a quanto previsto dallo stesso statuto regionale;
- non sia stato acquisito il parere obbligatorio del Consiglio regionale delle autonomie locali;
ed il tutto sarebbe stato superato semplicemente ed irresponsabilmente da una condivisione nella conferenza dei capigruppo che però non sana l'irregolarità per il mancato rispetto della procedura.
Aldilà dell'aspetto tecnico pur importante a salvaguardia del principio di regolarità e legalità è da evidenziare come si continui a legiferare senza riformare ed innovare e soprattutto senza alcuna condivisione dei territori inconsapevolmente coinvolti ma contro gli stessi e contro i cittadini.

È la conferma di quanto questa politica sia lontana dalle problematiche stringenti delle zone montane e periferiche e di quanto gli stessi consiglieri non conoscono territori ed abitanti. La regione ed il sistema consociativo di partiti e sindacati, dopo aver espoliato le estreme periferie, specie del nord Calabria dal tirreno allo ionio, privandole dell'assistenza sanitaria, continua e persevera nell'impoverimento di ulteriori servizi a gestione diretta locale determinando ulteriore abbandono e spopolamento, il tutto in nome di un anacronistico centralismo che vanifica ogni sforzo ed investimento di chi quotidianamente abita e vive tali realtà.

È un'altra brutta pagina contro i calabresi, auspichiamo che sindaci, amministratori locali e chiunque in ogni angolo non considerato da chi ha votato questa legge, facciano sentire con forza la disapprovazione e condanna per chi decide sulla testa di tutti secondo l'esclusivo metro della propria convenienza elettorale e clientelare».

Cosenza li 16/05/2013 - Raffaele Papa. Coordinatore Provinciale MpA Cosenza

16/05/2013
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