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Pollino: una piattaforma informatica al servizio di ambiente e sicurezza

La sicurezza ambientale attraverso le nuove tecnologie. Presentata la piattaforma multimediale per il Parco del Pollino realizzata nell'ambito del progetto di "Sensibilizzazione in favore della salvaguardia ambientale attraverso formazione e informazione (learning management)".

(infoParco) - Una piattaforma informatica al servizio dell'ambiente e della sicurezza nel Parco Nazionale del Pollino alla quale accedere attraverso il sito internet "Pollino Sicurezza" www.pollinosicurezza.org 
E' stata presentata sabato 23 maggio all'Università della Calabria, a Rende (CS) e lunedì 25 maggio a Potenza (al Grande Albergo Potenza) la piattaforma di Learning Management Environment, uno strumento realizzato nell'ambito del progetto "Sensibilizzazione in favore della salvaguardia ambientale attraverso formazione e informazione (learning management)" finanziato nell'ambito del Programma PON Sicurezza 2000-2006 dal Ministero dell'Interno e promosso dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. 
 


La piattaforma, ha spiegato il dott. Paolo Gonzales del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, consente di creare le premesse tecniche per sensibilizzare i cittadini sulle tematiche relative alla salvaguardia dell’ambiente e in particolare alla prevenzione del rischio idrogeologico, in realtà sensibili come quella del Pollino, in quanto la presenza di comportamenti illegali determinano situazioni dannose per l’ambiente stesso. Inoltre, la tecnologia consente ai dipendenti degli Enti Locali di acquisire in tempo reale tutti gli elementi necessari per migliorare la loro professionalità in modo tale da poter offrire ai cittadini una risposta esaustiva in tempi rapidi".
La Pubblica Amministrazione diventa così partner del cittadino e degli addetti ai lavori con i quali, implementando la loro partecipazione, instaura un rapporto di scambio "per difendere le buone prassi e ottenere maggiori risultati positivi", specie nell'ambito della legalità diffusa.

"Il Parco del Pollino - ha poi aggiunto Gonzales - con questo progetto ritengo abbia dimostrato grande intuizione e sensibilizzare il cittadino, significa diffondere le conoscenze, i programmi e tutti gli elementi utili per far si che quest’ultimo diventi protagonista di un processo e assuma con convinzione i comportamenti virtuosi necessari per l’affermazione della legalità ambientale. D’altra parte l’Ente Locale attraverso la professionalità dei suoi operatori è in grado di applicare un metodo di buona prassi sugli iter tecnico amministrativi in modo da ridurre la distanza dal cittadino e applicare il principio di piena trasparenza della PA".

La novita' del progetto è rappresentata dall'utilizzo delle nuove tecnologie messe a disposizione della tutela ambientale. 


Per Lina Pierri, della Fondazione FORMIT, "la piattaforma consente d'instaurare una dimensione diretta con il cittadino e con le persone che in ogni amministrazione, come l'Ente Parco. Attraverso questa piattaforma il dipendente diventa un professionista della PA capace di utilizzare diverse fonti per garantire al cittadino un servizio e una consulenza specialistica nel settore della prevenzione ambientale. L’operatore contattato direttamente dal cittadino attraverso il web, inizia un percorso di supporto qualitativo e di comunicazione e sensibilizzazione finalizzato ad esprirere un parere su problematiche specifiche che vengono poste direttamente all'Ente Parco.
Una tecnologia anche molto semplice che si avvale di un collegamento ad un portale con cui si può accedere ad un sistema dove si possono scaricare dei contenuti riguardanti le tematiche ambientali e attraverso le informazioni dirette generare virtuosi percorsi di sensibilizzazione e di comunicazione istituzionale in tema di ambiente. Inoltre dove vi è un quesito tecnico (decreto, provvedimento o procedura) il Comune può direttamente chiamare l'esperto per risolvere l'argomento. Un modo, dunque, per accelerare le procedure attraverso una tecnologia ormai abbastanza diffusa".

Stefania Spadafora, per conto dell'Ente Parco del Pollino, ha evidenziato che si tratta di "un progetto multimediale molto importante per la sensibilizzazione dei cittadini e degli enti locali e degli Enti Parco. Importante anche perché punta ad incentivare l'educazione ambientale attraverso un contatto diverso, più rapido e più coinvolgente per la salvaguardia del territorio".

La piattaforma è stata illustrata dagli ingegneri Gabriele Conte e Andrea Tricco e, in collegamento con l'ing. Cristina D'Alessandro, moderatore-animatore della piattaforma, si è interagito con alcuni esperti per simulare il funzionamento del sistema.

Grazie alla possibilità di avere praticamente per 24 ore al giorno la disponibilità di ben 9 esperti online (tra cui docenti universitari e funzionari pubblici) - è stato illustrato - si potranno ottenere risposte alle domande e alle richieste di consulenza. Tra le aree di competenza ci sono quella relativa alla comunicazione, alla normativa ambientale e alla cultura della prevenzione, con particolare riferimento ai disastri idrogeologici derivanti da atti delinquenziali, creando un vero e proprio network tra Enti locali, associazioni ambientali e di categoria, semplici cittadini.

Durante la presentazione a Potenza è stato simulato un accesso al portale del progetto e alla sezione “Piattaforma LME”. Si entra così in un indice di possibilità di incontro (nel quale l’utente potrà scegliere con chi parlare), di modalità di consulenza (chat, videochat e altro) di argomenti in archivio e di modulistica da scaricare. In questo modo dove vi è un quesito tecnico (decreto, provvedimento o procedura) il Comune, ad esempio, può direttamente chiamare l'esperto per risolvere l'argomento. Un modo, dunque, per accelerare le procedure attraverso una tecnologia ormai abbastanza diffusa

“La piattaforma - ha precisato Lina Pierri, della Fondazione Formit - è uno strumento importante non soltanto per consentire la sburocratizzazione delle procedure amministrative di ricezione delle risposte che, di solito, contemplano tempi molto lunghi, ma è anche un processo che serve a garantire al cittadino o all’ente locale un minimo spreco di risorse economiche a fronte della garanzia di ottenere una vera e propria rete composta da esperti, associazioni, enti pubblici e semplici cittadini”.

“E’ un’iniziativa importante per il Parco e per il territorio - ha spiegato Marco De Biasi, in rappresentanza dell’Ente Parco Nazionale del Pollino - perché s’inserisce come elemento di continuità rispetto ad un processo di coinvolgimento e di protagonismo attivo territoriale cominciato con le azioni messe in campo per contrastare la piaga degli incendi”.

Ad oggi sono già 18 i soggetti che hanno aderito alla piattaforma e ai quali sono stati forniti i supporti tecnologici necessari per utilizzarla. Il progetto attraverserà una fase sperimentale della durata di 3 mesi per consentire alle comunità locali di prendere confidenza con il nuovo mezzo informativo e interattivo.

Sabato 23 Maggio 2009

26/05/2009
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