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NO AGLI AFFARI SULLE CENERI FUMANTI DEI BOSCHI

AMBIENTE - Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo comunicato stampa congiunto di numerose associazioni ambientaliste calabresi, lucane e nazionali che tornano sul tema biomasse e problemi connessi con le aree attraversate dai tragici roghi dell'estate 2007.
La recente proposta del presidente di Confagricoltura di Benevento "di utilizzare la legna recuperata dal taglio degli alberi danneggiati immettendola sul mercato delle biomasse vegetali" per far funzionare le centrali di produzione di energia elettrica e "per ottenere in tal modo risorse per potenziare le attrezzature pubbliche destinate alla salvaguardia degli incendi" non solo lascia perplessi ma evidenzia come possano evolvere le catastrofi in Italia nella spirale degli affarismi. Non vorremmo che questa "affermazione" del presidente di Confagricoltura di Benevento potesse da domani risuonare come una specie di implicita arma di ricatto "o si taglia o si brucia" in una provincia ove già avviene un uso del patrimonio forestale locale per alimentare centrali a biomasse contro le quali si oppongono comitati locali, associazioni e cittadini che vedono depauperare giorno dopo giorno i già martoriati boschi dell'Appennino.

Non vorremmo che da domani qualcuno anche in Calabria e in Basilicata, emulando la proposta del presidente di Confagricoltura di Benevento, si sognasse di proporre analoga iniziativa che, con la scusa di bonificare le aree percorse dal fuoco ad esempio nel parco nazionale del Pollino e nella Valle del Lao, tendesse a catalizzare l'attenzione sull'apertura della centrale a biomasse del Mercure con la scusa di rimuovere gli alberi secchi.

Contro gli incendi e gli incendiari è necessario ripristinare la legalità rafforzando la presenza dello Stato e prevenendo i tentativi della malavita di accaparramento delle risorse economiche, intenzionate a spartire la torta della cosiddetta "filiera produttiva delle catastrofi" che non hanno nulla di naturale, così come dimostrano gli incendi di questa estate, mentre le grandi società private già fanno profitti dallo sfruttamento economico delle risorse naturali ed dei boschi dell'Appennino.

ItaliaNostra Consiglio regionale Calabria e Sezione di Potenza; Accademia Kronos nazionale; La Scossa di Orsomarso; Fare Verde Sede provinciale di Cosenza - Altomonte - Castrovillari - Fagnano - Rende - San Giorgio Albanese - Corigliano - San Donato di Ninea - San Giovanni in Fiore - 31 Agosto 2007
04/09/2007
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