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L'alleanza non si è mai realizzata nei patti

Il comune di Orsomarso, l’amministrazione comunale, Il sindaco Angelo Paravati e i suoi membri in consiglio, non considerano fondamentale l’apporto dell’associazione “La Scossa” per lo sviluppo delle idee programmatiche e lo sviluppo urbano della cittadina. Con il Programma “Uniti per Orsomarso” , interamente scritto da Noi de “La Scossa” e dal sindaco Angelo Paravati, credevamo aver creato i binari per seguire il tracciato di un eventuale iniziativa di progresso. Quando vincemmo le elezioni, pensavamo che si potesse dar vita a forme di partecipazione attiva della cittadina, speravamo che il Sindaco, o la Giunta, ci coinvolgesse in una azione diretta per la realizzazione delle linee adottate in programma, ma, dopo due anni di continui proponimenti e di continue richieste, ancora non c’è stata nessuna propensione per attuare le riforme e il percorso promesso in campagna elettorale. Ad Oggi sono 32 le richieste in totale presentate dal gruppo “La Scossa” al protocollo del comune di Orsomarso e la maggior parte di esse non hanno avuto risposte esaudenti .
L’alleanza con “Paravati”,si può affermare con certezza, non si è mai realizzata nei patti e ancora oggi non si definisce, perché non c’è nessun cammino amministrativo intrapreso che rappresenta Il Programma con la quale ci siamo presentati all’elettorato. La fase di rodaggio del compito istituzionale dei membri del consiglio e della giunta dovrebbe essere superata: la verifica di maggioranza proposta nel giugno 2005 doveva compensare ogni tipo di disaccordo fra i membri del consiglio e dettare le linee di un intervento territoriale d’impatto per le future generazioni di Orsomarso. Dalla verifica di maggioranza richiesta si doveva trarre spunto per incentivare il compito istituzionale delle figure responsabili del comune verso la realizzazione di un nuovo Piano Regolatore del paese: principale tema del Programma Elettorale di “Uniti Per Orsomarso”. La proposta di verifica non è mai stata presa in considerazione, anche se negli accordi pre-elettorali avevamo previsto una clausola che parlava di una verifica dell’operato di Giunta almeno ogni 6 mesi.
Il 19 aprile 2006, in una lettera personale, consegnata a mano, al consigliere Angelo Cersosimo, attuale capogruppo di maggioranza consiliare, tra l’altro nostro rappresentante dell’associazione “La Scossa” all’interno la maggioranza, con motivazioni di appartenenza e di trasparenza morale e specificando la profonda amarezza e tristezza con la quale si richiedeva l’atto, veniva chiesto di dimettersi dalla carica di Capogruppo di Maggioranza per incongruenza di Mandato e di mantenere il seggio in seno al consiglio comunale come gruppo politico autonomo “La Scossa”, nel rispetto del regolamento e delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali. Sebbene questa proposta meriti un attenzione e una riflessione profonda,da parte del consigliere Cersosimo e probabilmente dell’amministrazione comunale, il silenzio induce a dedurre che non è stata accettata e ne vista con propositi che stimolino la ricerca di un dialogo costruttivo finalizzato al principio dell’attuazione del programma e al rispetto dell’amicizia.
Oggi, per chiarezza, non avendo mai avuto capacità contrattuale nel confronto politico all’interno il consiglio comunale, non possiamo definirci come parte integrante e fisicamente componibile di una Maggioranza che conserva solo il valore di una carica o di un mandato vuoto di contenuti plausibili per il servizio alla città, non possiamo riconoscerci nella logica di una rappresentanza che si sforza solo di conservare e preservare la propria carica o il proprio interesse: Noi siamo “La Scossa”, per natura progressisti. La nostra associazione è stata costituita da un gruppo di giovani disoccupati per rispondere alla esigenza di una rappresentanza giovane e forte sui valori della democrazia e per combattere la piaga della disoccupazione e del precariato attraverso la formula e i modelli dello Sviluppo Sostenibile. Non possiamo seguire una politica che non considera assoluta e principale la lotta unitaria contro queste negatività. Non possiamo far parte di un gruppo che non ci considera e che non ci ha mai considerato. Abbiamo bisogno di incentivare e di sentire il futuro come protagonisti di proposte sicure per il lavoro, la famiglia e la società.
In sintesi: non possiamo definire la proposta politica dell’amministrazione comunale “Paravati”come espressione del gruppo “La Scossa”. Le linee e le iniziative dell’amministrazione sono autonome e non si possono definire nemmeno come rappresentanza politica e come forma di appartenenza. Noi abbiamo dato il meglio di Noi stessi per fare bene al paese. Noi rispettiamo profondamente l’amicizia e il valore umano del sindaco Paravati, ma non possiamo accettare di far parte di un gruppo che non ci rappresenta e che non vuole “intrusioni” diverse da quelle che all’inizio entusiasmarono il colore di una vittoria. Oggi decaduta!
Antonio Pappaterra
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