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In Calabria va posta al centro dell'agenda regionale e nazionale l'emergenza lavoro

Dal Segretario provinciale della Uila Uil Ciriaco Biondi riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato che pone al centro della sua riflessione l'altra grande emergenza che interessa la Clabria all'indomani della manifestazione di Reggio Calabria, il lavoro.

Ecco di seguito il testo integrale dell'intervento.

COSENZA - Lodevole la grande manifestazione organizzata dal giornale "Il Quotidiano" contro la criminalità organizzata, un problema di grande rilevanza della nostra Regione Calabria. Dobbiamo organizzare un'altra grande mobilitazione Regionale per quando riguarda una vertenza che dura da anni: "Il lavoro". Il lavoro che manca, il lavoro che non c'è, il lavoro che per i giovani è diventato un miraggio, giovani che non sono liberi di rimanere nella nostra Regione.

Non esiste niente per avviarsi nella propria carriera lavorativa, rimangono estranei al circuito lavorativo. Devono andare via per bisogno, quindi una scelta forzata, e proprio per questo la disoccupazione suscita fra i giovani un senso di inutilità, e spegne la speranza del futuro. La mancanza di lavoro fa aumentare l'illegalità, alimenta la delinquenza organizzata, aumenta il disagio sociale soprattutto per le famiglie. Mancanza di lavoro anche per i meno giovani, quelle poche aziende che chiudono registrando anno dopo anno l'occupazione che diminuisce, la sanità, gli enti sono in crisi perenne, tagli al sistema scolastico soprattutto in Calabria dove si registra la protesta dei precari per la perdita del posto di lavoro.

La mancanza di lavoro non fa crescere l'economia, diffonde incertezze, disperazione, disoccupazione. Mi auguro che la nuova Giunta Regionale dia la priorità a questa grande vertenza, che ci sia un inversione di tendenze e che i riflettori vengano puntati soprattutto al Sud, non solo per quando riguarda mafia e criminalità organizzata, ma che sia alla ribalta il problema dell'occupazione. Serve una politica economica fiscale di vantaggi, servono investimenti, infrastrutture, una politica di sviluppo dove finalmente si possa creare occupazione e stabilità sociale. Un'azione politica forte che vada nella direzione del lavoro.

La Calabria ha grandi risorse come l'ambiente, il territorio, il mare, la montagna, grandi strategie fondamentali per creare sviluppo. Valorizzare le aree interne, paesi, centri rurali che rappresentano una grande storia del passato e del presente. In Calabria esiste una grande cultura dell'ospitalità, dell'altruismo ma ancora non esiste la cultura della politica professata nell'interesse collettivo e generale. Diventa anche una sfida per il sindacato che deve compiere un'azione forte, la capacità di far diventare un problema anche nazionale quest'emergenza: il lavoro.

La UIL sicuramente incalzerà la classe politica dirigente affinché intervenga con forti misure e che questa vertenza diventi anche un problema nazionale, in modo tale che in Calabria i giovani possano essere liberi del proprio futuro, e mettere in campo le proprie capacità professionali e intelligenze e dare un contributo a questa Regione affinché non risulti sempre ultima.

Ciriaco Biondi, Segretario provinciale Uila Uil

27/10/2010
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