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Non si può usare la fede per procacciare voti

Adista Notizie N. 23 - 25 Marzo 2006 - NON SI PUÒ USARE LA FEDE PER PROCACCIARE ELETTORI. SUORE MISSIONARIE REPLICANO ALL'INIZIATIVA DI FORZA ITALIA
33290. ROMA-ADISTA. - Dopo le dure reazioni di don Aldo Antonelli, del presidente di Pax Christi, il vescovo di Pescara mons. Tommaso Valentinetti e di un gruppo di preti molisani, anche due missionarie comboniane, suor Anna Pia De Marchi e suor Tiziana D'Agostino, hanno deciso di reagire con fermezza alla brochure elettorale inviata alle parrocchie italiane da Sandro Bondi, scrivendo una lettera di replica, indirizzata al coordinatore nazionale di Forza Italia e al presidente del Consiglio "uscente". Le suore si chiedono quali siano i provvedimenti a cui fa riferimento Bondi nel suo opuscolo, quando parla di leggi "ispirate ai valori del Vangelo" o alla Dottrina sociale della Chiesa. Forse, chiedono, parla di "quelle per gli immigrati?" O di quelle "che tutelano i ricchi davanti alla giustizia?" O di altre norme ancora, che per la verità più che richiamarsi al Vangelo sembrano piuttosto "il rovescio del comando divino, che dice di spartire il pane con l'affamato, il vestito con l'ignudo, la casa con il povero senza tetto".
Per le suore, quella di Forza Italia è solo una "miserabile e squallida pubblicità politica", un inaccettabile "abuso" nell'utilizzo delle parole e dei valori della fede, pagato con soldi che potevano essere utilizzati per alleviare le sofferenze di tanti cittadini italiani che vivono in una condizione di "squallida povertà". Di seguito, il testo sottoscritto dalle due religiose.

All'attenzione dell'on. Sandro Bondi e del presidente del Consiglio uscente Silvio Berlusconi

Gentile Premier e gentile onorevole,
oggi con grande sorpresa e sconcerto abbiamo ricevuto il vostro opuscolo dal titolo "I frutti e l'albero. Cinque anni di governo Berlusconi letti alla luce della dottrina sociale della Chiesa". Noi non accettiamo e non ammettiamo che i membri del Governo possano servirsi della fede e della Chiesa per scopi politici! Ciò è grave!! Con Gesù non si deve scherzare!! Noi spendiamo la vita a servizio del mondo dei poveri, dei senza tetto in tutte le parti del mondo. Io, che scrivo con sentimenti d'indignazione, ho vissuto 50 anni in terra di missione (Uganda) dove ancora c'è tanta miseria a causa della guerra che dura da 20 anni e dalla quale sembra non ci sia via d'uscita. Una guerra assurda che obbliga centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini a vivere in campi profughi vittime della fame, delle malattie e di continue violenze. E qui nel vostro opuscolo parlate di "frutti", dello "stare dalla parte dei più deboli", "del difendere e rispettare la vita", "della solidarietà con i popoli più sofferenti" (cooperazione internazionale, remissione del debito).
Noi suore missionarie dedicate ai più poveri e alle situazioni più disperate ed emarginate rifiutiamo questo vostro abuso nell'utilizzo di parole e concetti così profondi e importanti per noi e per tantissime altre persone solamente per ottenere (in modo deplorevole) voti!
Noi siamo persone libere con testa e cervello, sappiamo fare le nostre scelte senza che voi ci propiniate spiegazioni e "suggerimenti" elettorali assurdi e inaccettabili!
Vi chiediamo: perché questa ingente spesa per pubblicare questi opuscoli non poteva invece essere utilizzata per sollevare il tenore di vita di tanti cittadini italiani che vivono una squallida povertà? Qui a Palermo, da tempo, noi serviamo uno dei quartieri più degradati del centro storico: mamme che bussano ogni giorno alla nostra porta con l'ansia dello sfratto o della mancanza di soldi per sfamare i loro bambini o per pagare bollette della luce, del gas ecc. Persone ammalate che non possono procurarsi le medicine perché non mutuabili.
Ci chiediamo perché nel vostro libretto, così ben fatto e organizzato, non avete spiegato perché i più ricchi possono ottenere sempre tutto e gratuitamente mentre invece i più poveri (e, sapete, in Italia ce ne sono sempre di più) non si possono permettere quasi nulla!
Invece che una miserabile e squallida pubblicità politica rivolta a tutte le parrocchie e agli istituti religiosi, si poteva organizzare (con le medesime spese) una campagna per la difesa dei diritti di tutti i cittadini italiani (non solo quelli di serie A). Allora sì che si potrebbe cominciare a parlare in modo serio e coerente di programma elettorale.
Per noi missionarie questi giochi politici non sono nuovi: quanti ne abbiamo visti nei Paesi sotto dittatura!
Chiediamo che nella nostra Italia, che si dichiara democratica, ci sia più trasparenza e lealtà!
Abbiamo pure letto sul vostro libretto che avete creato leggi ispirate ai valori del Vangelo. Ma quali leggi? Quelle per gli immigrati? O quelle che tutelano i ricchi davanti alla giustizia? O ancora altre che sono il rovescio del comando divino, che dice di spartire il pane con l'affamato, il vestito con l'ignudo, la casa con il povero senza tetto o l'essere una cosa sola con tutti non escludendo però i poveri e le masse di disoccupati senza speranza!
suor Anna Maria De Marchi, suor Tiziana D'Agostino
22/03/2006
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