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Lsu del parco: preavvisi di licenziamento

ORSOMARSO – Diventa veramente drammatica la situazione dei 338 ex Lsu del Parco nazionale del Pollino che, dopo l’esito fallimentare dell’incontro svoltosi a Roma a livello di ministeri dell’Ambiente e del Lavoro, si sono visti recapitare, nella mattinata di ieri, il telegramma di preavviso di licenziamento.
“Causa scadenza appalto le preavvisiamo licenziamento al 30 settembre 2004. Il presente dovrà ritenersi nullo nel caso di eventuali proroghe del sevizio cui lei è adibito. Distinti saluti. Duemila S.P.A.”.
Questo il testo del telegramma che, nella sua essenzialità non ammette alcun dubbio, né si presta ad equivoci o interpretazioni di sorta. In sostanza, se non intervengono fatti nuovi, il prossimo 30 settembre ’04 sarà l’ultimo giorno di lavoro per questi ormai ex giovani, molti di loro padri e madri di famiglia, residenti nei paesi del Parco nazionale del Pollino sia nel versante calabrese che lucano, i quali avevano riposto le loro speranze nella prospettiva di lavorare stabilmente al sevizio del territorio di una delle aree protette più grandi d’Europa.
La notizia dell’invio delle comunicazioni di licenziamento da parte dell’impresa che ha gestito negli ultimi tre anni la stabilizzazione di questi lavoratori, circolava già mercoledì pomeriggio fra gli interessati, infatti vi era stato uno scambio frenetico di telefonate allarmate ed una proclamazione spontanea di stato di agitazione con la conseguente immediata auto convocazione per ieri pomeriggio a Rotonda presso la sede dell’Ente parco dove, nel frattempo, il Presidente Francesco Fino aveva convocato una riunione d’urgenza del Direttivo del Parco.
Anche le organizzazioni sindacali hanno espresso tutta la loro preoccupazione, soprattutto alla luce della generalizzata situazione di crisi che ha già colpito le poche realtà produttive del comprensorio del Pollino e del Tirreno aprendo lo spettro del licenziamento per decine di famiglie.
(san.pio gio.)
23/09/2004
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