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In ginocchio verso il sovrano

Che ve ne sembra dell’Italia? E’ un Paese più diviso e insicuro come appare dalle cronache, oppure è una nazione serena e gioiosa, che guarda al futuro con allegria? Dipende. Dai giorni, dai mesi. Ma soprattutto da chi ha vinto le elezioni il mese scorso. Questa almeno è la visione delle cose di papa Benedetto XVI, dei cardinali Bertone e Bagnasco, segretario di Stato e presidente dei vescovi italiani. Per la verità, anche della Confindustria. Stavolta s’è capito finalmente da quale parte stanno i poteri forti. Ma torniamo al Vaticano e al papa. Fino ad aprile, secondo l’agenda politica vaticana, in Italia non c’era nulla che andasse bene o almeno non malissimo. Famiglie alla fame, caos sociale, degrado nella capitale e rovina nel resto del Paese. Poi di colpo le nuvole si sono squarciate nei cieli d’Italia ed è comparso Lui. Non proprio quel Lui, ma uno comunque mandato dalla provvidenza, Silvio Berlusconi. Tutto è cambiato e oggi le gerarchie vaticane intonano un salmo che assomiglia alla Vie en rose.

Qualche laicista incarognito potrà continuare a sostenere che l’italia non sembra davvero alla vigilia di un’età aurea e magari citare a sostegno i dati dell’economia. Ma chi crede non si farà scalfire dalla propaganda demoniaca. Comunque, dal punto di vista del Vaticano, si può senz’altro guardare al futuro con ottimismo. L’ultimo governo Berlusconi aveva concesso moltissimi privilegi alla Chiesa, in materia di fisco e finanziamenti a scuola e sanità, senza contare il favore dell’assunzione con falsi concorsi di 15000 insegnanti di religione. Il Berlusconi quater promette altrettanto, se non di più. Il personaggio in sè non sarà un modello di virtù cristiana, ma nei fatti è disposto a concedere assai più vantaggi di quanto la Chiesa non ne abbia mai ottenuti dai devotissimi De Gasperi e Romano Prodi. Quindi è benedetto da Benedetto XVI. Forse non unto dal Signore, ma dal papa e dai vescovi sì.

Tutti i salmi finiscono in gloria. Aspettiamoci con serenità una pioggia di aiuti di Stato alla religione, altri finanziamenti alla scuola e alla sanità cattoliche, compensati da tagli alla scuola e alla sanità pubbliche. L’Europa protesterà un pò, ma stavolta non se ne darà notizia. Oggi l’ultimo uomo della provvidenza di una lunga e non felice serie, Berlusconi, viene ricevuto dal papa. Sarà un trionfo mediatico, una messa cantata su tutte le reti. Ai pochi laici sopravvissuti è consigliabile un weekend fuori porta a Madrid o a Barcellona. Con i voli low cost si spende meno che a Fregene o a Santa Margherita e per un paio di giorni ci s’illude di vivere davvero nel 2008.

Curzio Maltese
07/06/2008
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