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Tumori: 75% italiani sceglie cure alternative

SALUTE - Tumori, il 75% degli italiani sceglie cure alternative. E' il tasso più alto d'Europa. Erbe, omeopatia, agopuntura, affiancano sempre più spesso la chemioterapia. In un convegno a Roma, avvertenze e suggerimenti da Aimac e Iss. Circa il 75% dei malati di cancro italiani, oltre alle terapie tradizionali, ricorre a quelle complementari. Erbe, medicine omeopatiche, agopuntura, tecniche di rilassamento e quant'altro, usate per arginare gli effetti indesiderati dei trattamenti antitumorali. Fra i tanti, nausea, dolore, stanchezza e stress. Gli abitanti del Belpaese, su questo fronte, sono i primi in Europa, seguiti da cechi e svizzeri.
Nel Vecchio Continente, infatti, la media nell'uso di questi trattamenti è del 36%. Fanalino di coda i greci con una media del 14,8%. A disegnare la mappa dell'uso di terapie non convenzionali in Europa è uno studio internazionale condotto dall'università di Manchester e illustrato ieri all'Istituto superiore di sanità, nel corso di un convegno sul tema. E per guidare i malati di tumore nell'uso di terapie mirate a migliorare la qualità di vita, l'Iss e l'Aimac (Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici) hanno creato un opuscolo 'ad hoc'.
L'iniziativa rientra nell'ambito della campagna di comunicazione per l'informazione e la prevenzione in oncologia 'Con il malato contro il tumore', promossa dal ministero della Salute in collaborazione con le associazioni di volontariato oncologico. Il libretto presentato sarà distribuito gratuitamente alle associazioni dei pazienti, oltre ad essere disponibile online sul sito dell'Aimac (www.aimac.it). Tra breve, inoltre, ''potrebbe approdare sul sito dell'Iss'', spiega Stefano Vella, direttore del dipartimento del farmaco dell'Istituto superiore di sanità. Obiettivo dell'opuscolo è fornire una guida sicura sull'uso di cure che, se assunte impropriamente, possono comportare anche danni alla salute.
Un rischio oggettivo considerando che la maggior parte dei pazienti ricorre al 'fai da te' e tende a non parlarne con il proprio medico. ''L'uso crescente, nel nostro Paese e nei Paesi occidentali in generale, di trattamenti complementari a quelli antitumorali proposti dalla medicina convenzionale - sottolinea Vella - rende sempre più palese la necessità di fornire informazioni chiare, adeguate e ben documentate da un punto di vista scientifico. Anche perché, troppo spesso, l'utilizzo di questi trattamenti avviene senza che si dica nulla al proprio medico curante, mentre è importante conoscere le possibili conseguenze dell'interferenza tra farmaci che possono essere anche molto negative.''
Diviso in otto capitoli, il libretto traccia un vasto panorama delle innumerevoli tipologie d'intervento dei trattamenti non convenzionali, suddivisi in tre gruppi: i trattamenti di supporto basati su un approccio psicologico, le manipolazioni (agopuntura, massaggi, aromaterapia, osteopatia, chiropratica), i metodi biologici (basati su rimedi di derivazione vegetale, animale e minerale). L'opuscolo, inoltre, suggerisce al paziente le domande giuste da porre al proprio medico o all'esperto di medicine complementari.
L'ultimo capitolo, infine, è dedicato alle fonti di informazione (siti Internet, libri, riviste), con consigli e suggerimenti su dove documentarsi e su cosa e' fondamentale sapere quando si visita un sito o quando si effettua una ricerca, per capire quando l'informazione è sicura e affidabile.
17/12/2005
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