Accedi oppure Registrati
Prima pagina Notizie Articoli Foto Dizionario dialettale Abystron teche Sostienici

dove

Direttore: Pio Giovanni Sangiovanni Credits | Privacy
 
16:04
Sabato
20/04/2024
Traduci English Français Español Deutsch Portuguese
Sei in /Orsomarso/2004/Giallo ad Orsomarso/Risultati autopsia

L'autopsia conferma l'impiccagione della donna

ORSOMARSO - L’esame autoptico eseguito sul corpo della donna polacca trovata morta nei giorni scorsi ad Orsomarso, rivela che la causa del decesso è dovuta ad asfissia provocata dal cappio che aveva al collo.
A stabilirlo è stata l’autopsia eseguita dai medici legali Fera e Tarsitano presso l’ospedale di Paola. Ovviamente le nuove indicazioni raccolte restringono il cerchio, anche se le ipotesi investigative restano ancora aperte in attesa dei risultati dell’esame tossicologico che fornirà ulteriori elementi sul caso che resta comunque alquanto complesso.
Se infatti l’esame tossicologico risultasse positivo, lascerebbe ancora aperta l’ipotesi dell’omicidio, nel caso in cui qualcuno prima di ‘’simulare’’ l’impiccagione avesse drogato la vittima.
Il dottor Cesare Fera ha comunque rilevato che gli abiti ritrovati addosso alla donna risultano essere puliti e che la stessa prima di morire non avrebbe avuto alcuna colluttazione visto che, oltre al segno sul collo provocato dalla corda, non sarebbero state riscontrate ulteriori tracce di violenza.
Sembra inoltre che il cadavere adagiato bocconi sul terreno, sia rimasto sul luogo in cui è stato ritrovato, sulla riva destra del fiume Lao in località Bonicose di Orsomarso, per almeno 12-15 ore, ciò in quanto è stata riscontrata una ipostasi nella parte superiore del torace. Prende comunque sempre più corpo l’ipotesi che Marianna Jachymek abbia deciso di farla finita in un luogo diverso da quello del ritrovamento del cadavere e che qualcuno se ne sia disfatto per evitare complicazioni di qualsiasi genere.
È abbastanza improbabile la soluzione che guarda verso una possibile pista passionale per il fatto che l’autopsia non ha rivelato segni di violenza o di una eventuale colluttazione. In attesa dei risultati dell’esame tossicologico, che certamente fornirà nuovi elementi utili ad evitare di classificare come ‘’irrisolto’’ il caso, gli inquirenti della compagnia dei carabinieri di Scalea al comando del capitano Abrate puntano anche sulle testimonianze che potrebbero essere fornite da persone che hanno visto, o avuto contatti con la donna. Soprattutto fra i connazionali della Jachymek che avrebbe potuto lavorare come badante presso una famiglia, come cameriera ma anche nei campi.
Dunque sono ancora tante le ipotesi aperte che rendono ancora difficile prevedere una rapida soluzione del caso, a meno di un qualche al momento colpo di scena.
02/09/2004
Ascolta con webReader

 


0 commenti.

Per visualizzare lo spazio commenti è necessario accedere al sito.

Accedi
Nome utente
Password
 
 
Registrati | Recupera dati