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Trinità: Infinito amore da contemplare

LA LOCANDINA - Carissimi, di ritorno dal viaggio in Germania, ho innanzitutto da trasmettervi i saluti dei tanti amici che ho rivisto. Alcuni di essi li conoscete anche voi: Don Giovanni de Florian, Franco di Zungri, Pietro Arcuri, Pasqualina, Salvatore Viola, Barbara, Roberto Lidestri ecc. E inoltre Giuseppe Petrucci che ho rivisto a Roma. Ho aggiunto alla mia abituale locandina una storia divertente e ...intelligente. Ringrazio Franco Barberio (con Maria, Paolo e Matteo) che saluto di cuore, di avermela trasmessa. E' un modo di intendere la nonviolenza, dando qualche lezione di civiltà oltre che di ... umanità. Le tracce delle mie riflessioni in Germania sono nelle NOVITA' del sito www.puntopace.net .
E inoltre aggiungo la dolorosissima notizia della scomparsa, per un incidente stradale, dell'indimenticabile Antonio Petrucci di Tortora. La sua dolcezza e bontà restano un incancellabile ricordo dell'infanzia e della giovinezza, che ci ha visto spessissimo insieme. Con lui una parte di noi, una parte di me, ha già raggiunto la meta... La Triunità d'amore colmi in qualche modo il vuoto che lascia e ci renda sempre più convinti che ciò che veramente vale e resta è ciò che lui ha lasciato: continuare ad amare anche nelle difficoltà, non perdere la calma, essere segno di benevolenza in un mondo che ne ha tanto bisogno. Un abbraccio a voi tutti, con tanta tristezza e tuttavia con fede in quel Risorto che ci sostiene e ci abbraccia ora e nell'ultimo istante, DGM

La festa della Trinità ci lascia probabilmente tutti senza parole e si presenta a prima vista come un problema. Eppure non è così. Innanzitutto, invece di parlare di "Trinità", si dovrebbe meglio parlare di "Triunità", per sottolineare, già nel nome, l'Unità oltre che la Trinità. Ma soprattutto si deve sempre dire che tale Divina Realtà, dalla quale tutto discende, altro non è che l'Infinito Amore, da contemplare più che da discutere, da amare più che da discettare, da assecondare più che da comprendere. Posso aggiungere solo la mia grande sorpresa quando finalmente (c'è voluto un po' di tempo anche per un "teologo") ho scoperto che proprio questo fondamentale mistero, più che un problema teo-logico, è una dolcissima realtà teologale, cioè un fatto che tocca il rapporto tra la nostra esistenza e la nostra percezione di Dio, la nostra vita umana e la nostra esperienza di lui. Da allora ho capito ciò che oggi considero un'irrinunciabile e assodata convinzione: o Dio è amore (e dunque è costitutivamente dono e benevolenza) oppure non esiste. Le letture che riporto qui, anche se qualcuna in sintesi, ce lo presentano come coesistenza armonica e storica di nomi diversi, che vanno tutti nella stessa direzione: Dio è Misericordia e Grazia, Benevolenza e Fedeltà, Comunione e Pace, appunto Padre e Figlio e Spirito Santo!

Dio Triunità d'amore (a) 2005

Dio unico, ma non solitario,
Comunità d'intenti
che da sempre vivi,
Dio sempre giovane,
come sempre è della tenerezza,
tu sei tre volti ed uno sguardo solo,
quello che già rivolto al Figlio
si rivolge a noi e viene su questa terra.
Azzurro cielo caldo dell'amore,
vita che si diffonde e rifiorisce
in mille forme ed infinite stelle,
sempre te noi cerchiamo
e tu da sempre vieni con tre nomi,
ma un solo dono:
tu sei Grazia, Misericordia e Pace. (GM/22/05/05)

Vangelo di Giovanni (3,16-18) - "Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio".

Esodo (34, 5-7) - "Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui proclamando: "Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di grazia e di fedeltà, che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa".

2° Lettera di Paolo ai Corinzi (13,11-13) - "Per il resto, fratelli, state lieti, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell'amore e della pace sarà con voi. Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano. La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi".

RACCONTO
La scena che segue si è svolta sul volo della compagnia British Airways tra Johannersburg e Londra.
Una donna bianca, di circa 50 anni, prende posto in classe economica di fianco a un nero. Visibilmente turbata, chiama l'hostess. "Che problema c'è signora?" chiede l'hostess. "Ma non lo vede?" risponde la signora "mi avete messo a fianco di un nero. Non sopporto di rimanere qui. Assegnatemi un altro posto". "Per favore si calmi" dice l'hostess "perché tutti i posti sono occupati. Vado a vedere se ce n'è uno disponibile". L'hostess si allontana e ritorna qualche minuto più tardi. "Signora, come pensavo, non c'è nessun altro posto libero in classe economica. Ho parlato col comandante e mi ha confermato che non c'è nessun posto neanche in classe executive'.
Ci è rimasto libero soltanto un posto in prima classe" e, prima che la donna avesse modo di commentare la cosa, l'hostess continua: "Vede, e' insolito per la nostra compagnia permettere a una persona con biglietto di classe economica di sedersi in prima classe. Ma, viste le circostanze, il comandante pensa che sarebbe scandaloso obbligare qualcuno a sedersi a fianco di una persona sgradevole". E, rivolgendosi al nero, l'hostess prosegue "Quindi, signore, se lo desidera, prenda il suo bagaglio a mano, che un posto in prima classe la attende..." E tutti i passeggeri vicini che, scioccati, avevano assistito alla scenata della signora, si sono alzati applaudendo.
20/05/2005
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