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Valle Lao: Fortunato si appella al Quirinale

SCALEA - L’avvocato Agostino Fortunato, candidato alla presidenza del consorzio di bonifica Valle Lao alle elezioni dello scorso 6 aprile, ha presentato ricorso straordinario al capo dello Stato finalizzato ad invalidare l’indizione delle elezioni e quindi i risultati. Dopo la clamorosa rinuncia alla candidatura che ha di fatto consegnato la presidenza dell’ente ad Angelo Paravati, prosegue la linea di opposizione ai metodi utilizzati per la indizione delle elezioni e ai risultati da queste scaturiti attraverso un ricorso fondato su alcuni contrasti tra il decreto del presidente della giunta regionale numero 104 del 5 maggio 2008 che rendeva attuativa la delibera numero 887 del 28 dicembre 20006 la quale andava a modificare la legge regionale numero 11 del 2003 relativa ai modelli di statuto dei consorzi di bonifica che stabilisce il diritto al voto in base ai ruoli dicontribuzione.

Fortunato si dichiara fermamente convinto del fatto che alle elezioni del 2007 avrebbero dovuto votare i contribuenti iscritti al 2006, ovvero un anno prima delle elezioni, mentre sono stati ammessi al voto gli iscritti del 2002 escludendo così tutti coloro i quali erano diventati proprietari dal 2002 al 2006 proprio tramite l’emanazione del decreto del 5 maggio 2008 comunque successivo allo svolgimento delle elezioni. Sotto accusa, pertanto, il comportamento della giunta regionale accusata da Fortunato di eccesso di potere e mancanza di motivazione: “la Giunta Regionale, imponendo di far svolgere le elezioni in base ad una immotivata decisione o delibera numero 887/2006 in contrasto con la legge e non resa ancora neppure esecutiva dal Presidente della Regione, è certamente venuta meno all’osservanza delle regole codificate nell’ordinamento regionale in subiecta matetia incorrendo nel classico vizio di eccesso di potere”.

Ma anche la posizione dello stesso Paravati è stata analizzata da Fortunato sotto il filtro di un’altra legge regionale, la numero 39 del 4 agosto 1995 che riguarda le incompatibilità di funzioni. Nella sua lettera Fortunato parla dei rinnovi di due incarichi semestrali consecutivi come commissario straordinario fino ad una terza proroga questa volta di otto mesi che renderebbero nulli tutti gli atti compiutida Paravati e fatti compiere da questi al direttore del consorzio comprese l’indizione delle elezioni e i risultati. In riferimento a questo aspetto, Fortunato denuncia un “uso improprio e cattivo” della funzione pubblica da parte della giunta regionale perchè utilizzata per fini diversi da quelli degli associati e “per soddisfare esigenze politiche personali, abusando quindi dei poteri attribuitigli dalla legge e mettendosi in contrasto, peraltro, con l’interesse pubblico”.

Fonte: Calabriaora (Gaetano Bruno) - 6 novembre 2008

06/11/2008
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