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Al Liceo va in scena l'educazione degli adulti

SCALEA - Con una manifestazione in programma per venerdì 11 maggio ’07 alle ore 18,30 presso l’aula magna “Mario Naccarato”, si avviano a conclusione le attività formative attivate dal Liceo Scientifico statale Metastasio di Scalea nel corso dell’anno scolastico 2006 – 2007. Si tratta di 8 progetti che hanno riguardato lo sviluppo di altrettante misure rientranti nell’ambito dei progetti europei del Piano operativo nazionale, annualità 2006 e che hanno coinvolto sia studenti del liceo, che adulte e adulti provenienti dai diversi paesi del territorio. L’iniziativa di venerdì sera riguarda la presentazione delle esperienze e dei prodotti finali di tre progetti destinati proprio agli adulti ed è sintetizzata nel titolo della brochure che è stata diffusa già da alcuni giorni: “Lifelong learning – Il Liceo per l’educazione permanente”.

Alle ore 18.30 dopo l’intervento di saluto del Dirigente scolastico Rosario D’Arco, si inizierà con il progetto “Insieme per una cittadinanza attiva”, misura 7, azione 7.3, iniziative di orientamento e rimotivazione allo studio per favorire l’inserimento e il reinserimento delle donne adulte nel mercato del lavoro. La sintesi del percorso formativo svolto e i risultati raggiunti saranno illustrati dal responsabile del progetto, dall’esperto e dal tutor.
Subito dopo sarà la volta della presentazione di un prodotto multimediale che documenta le attività formative svolte da uno dei due progetti promossi nell’ambito della misura 6.1 finalizzata all’istruzione permanente. “Tra Shiva e Dioniso – La danza che crea”, questo il titolo del progetto, che ha coinvolto circa 25 corsisti adulti, soprattutto donne, in un percorso molto interessante incentrato sulla tradizione musicale e delle danze dell’area del Mediterraneo e dell’Europa occidentale.

A conclusione di questi primi momenti, intorno alle ore 19.40, sarà la volta dei protagonisti dell’altro progetto rientrante nella misura 6.1 che si sono cimentati sullo sviluppo di “Un percorso teatrale per il rafforzamento di una cultura della legalità”. Rispetto alle altre esperienze formative, i corsisti e le corsiste presenteranno una pièce teatrale tratta dall’opera di Luciano Violante “Secondo Qoèlet – Dialogo tra gli uomini e Dio”, la cui regia è stata curata da Leonardo Gambardella che nel progetto ha ricoperto il ruolo di docente esperto per le attività didattiche.
Dopo la rappresentazione si svolgerà la cerimonia ufficiale di consegna ai corsisti degli attestati e della certificazione delle competenze previste dai progetti.
La manifestazione, alla quale sono stati invitati i sindaci ed i rappresentanti delle istituzioni locali, provinciali e regionali, si concluderà con un rinfresco offerto dalla scuola.

«Il particolare momento storico che viviamo – ha dichiarato il Dirigente del Liceo Metastasio Rosario D’Arco – caratterizzato da chiari elementi di forte tensione sul piano internazionale, da profonde disgregazioni sociali e da perduranti conflitti etnici, impone, per una pluralità di soggetti, strategie ed interventi finalizzati a rafforzare un salda coscienza civile, cementata dai valori della solidarietà umana. Pertanto, una scuola che realmente intende porsi al centro della comunità non può estraniarsi rispetto al problema della formazione civile, come urgenza prioritaria ed indifferibile di educare i giovani in una dimensione in cui, nella concretezza dei percorsi formativi, si sperimentino reali forme di solidarietà e di rispetto dell'uomo e dei diversi modelli culturali di appartenenza. In quest'ottica di concretezza si colloca l’impianto formativo dei progetti di educazione permanenti, consapevoli del fatto che l'efficacia di un percorso didattico finalizzato ad educare alla solidarietà e all'impegno civile esige l'attivazione di esperienze significative, in cui gli studenti giovani o adulti possano realmente sperimentare da protagonisti forme concrete di solidarietà e di collaborazione.
Il risultato di questo appassionato lavoro, a guisa di verifica, culmina con una fitta agenda di incontri, tra cui la manifestazione dell’11 maggio che ci propone una rassegna di esperienze e prodotti di rilevante significato sul piano sociale, culturale ed etico.
Tale rassegna
– ha concluso Rosario D’Arco – che si anima con la rappresentazione del lavoro teatrale “Secondo Qoèlet: Dialogo tra gli uomini e Dio”, di forte impatto etico e religioso, si spera rappresenti un discreto patrimonio di esperienze comuni che meriterebbe di non essere trascurato, se non altro per l'impegno e la disponibilità dei docenti coinvolti e per l'interesse manifestato dai corsisti. Docenti e corsisti hanno, tra l’altro, contribuito, attraverso il confronto, con le loro esperienze umane, culturali e lavorative, a rafforzare la condivisione di valori a sostegno di una corretta educazione alla solidarietà internazionale e hanno caratterizzato in modo significativo i momenti del loro lavoro unitario».

san. pio gio.
09/05/2007
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