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Non lasciateci soli! Grido d'allarme degli ex lsu

ORSOMARSO - “Non lasciateci soli!”. È questo l’accorato grido lanciato dagli ex lavoratori socialmente utili del parco dopo l’epilogo della vicenda che ha coinvolto l’assessore regionale Masella, che proprio nella giornata di ieri ha rassegnato le dimissioni nelle mani del Presidente Loiero. Un appello che vede accomunati anche gli altri lavoratori che si trovano nella stessa condizione e che hanno deciso di rivolgersi anche alle organizzazioni sindacali al fine di evitare che il paziente lavoro di instaurazione di un rapporto di utile collaborazione con la Regione Calabria e con l’assessore al Lavoro in particolare, adesso temono che tutto ritorni al punto di partenza con i rischi che questo comporterebbe.
“Dopo un’attesa snervante – scrivono in un documento – soprattutto perché non retribuiti da ormai troppo tempo, due segnali forti ed importanti si erano avuti negli ultimi giorni, grazie al costante lavoro dell’on. Masella, il quale aveva rispettato gli impegni presi nella sede dell’Ente Parco, a Rotonda, di provvedere cioè al più presto a deliberare gli arretrati allo stesso Ente che a sua volta potesse mettere in condizione la Duemila s.p.a. di Bari (la società che ha gestito le maestranze prima della messa in mobilità) di pagare le tre mensilità arretrate ed il Tfr ai lavoratori licenziati”.
Un passaggio sicuramente importante sarà rappresentato dall’incontro già programmato per il 3 novembre 2005 a Catanzaro, presso la sede della Giunta regionale, al quale parteciperanno gli assessori regionali al Lavoro e all’Agricoltura e foreste, Italia lavoro, l’Arssa e le organizzazioni sindacali. Ed è proprio in merito a quest’ultimo appuntamento che i lavoratori, ancora una volta mostrano esprimono tutta la loro preoccupazione nella consapevolezza del delicato momento che si sta attraversando:
“Ci auguriamo che si mantenga fede agli impegni presi – concludono – rispettando le date, consapevoli che il tempo stringe e il rischio di rimanere a casa definitivamente aumenta. Qualora ciò non dovesse accadere, chiediamo fin da adesso a Cgil, Cisl, Uil, di essere al nostro fianco in azioni forti presso la Regione Calabria, per non essere costretti ad agire in maniera autonoma, autoconvocandoci presso la sede della Giunta regionale”.
(san.pio gio.)
25/10/2005
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