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Infertilità: per gli italiani è un problema oscuro

SALUTE - Sterilità, l’80% degli italiani ignora cause e prevenzione. Allarme degli esperti: “l’infertilità per gli italiani è un problema oscuro”. Pochissimi sanno dell’esistenza di comportamenti “a rischio”, ancor meno sanno quali siano. La sterilità, per la stragrande maggioranza degli italiani, è una specie di maledizione che cade dal cielo su alcuni sfortunati, senza che chi ne soffre ne abbia alcuna responsabilità. L’80% dei nostri connazionali ignora che, al pari del colesterolo, dei tumori o del diabete, anche l’infertilità è influenzata dagli stili di vita individuali.
Ma solo il 18% degli italiani è in grado di indicarli correttamente. Spesso, anche tra chi è consapevole che esistano comportamenti a rischio, domina l’ignoranza su quali siano davvero. Un esempio: il 32% ritiene che l'uso di anticoncezionali possa creare problemi di sterilità alla donna. Giusto. Ma la maggioranza di essi accusa la pillola concezionale: e questo è sbagliato. La spirale, in realtà, è molto più pericolosa in tal senso. La metà degli italiani, poi, non sa se è possibile prevenire la sterilità maschile. E ancora: il 66% degli italiani ritiene che l’aborto non possa avere conseguenze sulla fertilità della donna, mentre è vero il contrario.
Questi i dati che emergono da uno studio effettuato su 1.000 italiani fra i 31 e 60 anni condotto dal 'LaRiCA' dell'Università Carlo Bo di Urbino per conto dell'Osservatorio Sociale sull'infertilità (Osi) e presentati stamane a Roma nel corso della conferenza stampa: 'Gli Italiani di fronte alla sterilità'. Anche i dati che riguardano la prevenzione non sono incoraggianti: solo il 51,3% dichiara di sottoporsi a visite specialistiche dell'apparato sessuale in modo regolare mentre quasi il 48,7% non effettua una seria profilassi.
Altro segnale preoccupante e di mancata attenzione al problema della sterilità è sicuramente il fatto che oggi, in Italia, sia in vigore una delle leggi più restrittive in Europa sulla procreazione assistita: la legge 40 del 2004. ''Una legge che, vietando il congelamento degli embrioni, di fatto obbliga le donne a sottoporsi a ripetuti cicli di stimolazione ovarica e di prelievo degli ovociti'', commenta Andrea Borini, responsabile clinico e scientifico Tecnobios di Bologna. ''Oggi però grazie ad un nuovo protocollo di congelamento degli ovociti questo ostacolo può essere aggirato: siamo in grado di ottenere il 23,3% di gravidanza in donne con meno di 39 anni. Una percentuale di successo paragonabile a quella ottenuta con gli embrioni congelati (25%)''.
''In Italia purtroppo la sterilità rimane un problema oscuro, di cui si ha una conoscenza approssimativa. Non si riesce a comprenderne in modo chiaro l'entità - spiega Marina Mengarelli, sociologa e presidente dell'Osi - ma neppure le cause. Né tantomeno le conseguenze. E pertanto appare molto difficile intervenire''.
La disinformazione diffusa su questi temi desta molta preoccupazione, tra gli esperti di fecondazione, anche perché l'Italia è un Paese che invecchia velocemente, con un basso indice di natalità e con il record dei papà più vecchi d'Europa. ''Tra le cause psicologiche dell'ignoranza degli italiani - dice Anna Oliverio Ferraris, docente di Psicologia dello sviluppo all'università 'La Sapienza' di Roma - c'è l'intima convinzione, tra i giovani come tra gli adulti, che la questione 'fertilità' non li riguardi direttamente. Sono abituati a considerarsi 'ragazzi' fino ai trent'anni e oltre. E sono convinti di poter rimandare la formazione della famiglia a un'età più matura''. Anche questa, purtroppo, è un’illusione: è dimostrato che con l’età la fertilità tende invece a diminuire, ben prima della soglia dell’età anziana.
Tuoquotidiano.it
01/03/2006
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