Carissimi, i miei più cari auguri ancora per il nuovo anno che sta per arrivare! Possa essere un anno di serenità e di pace! Lo so, lo diciamo sempre, ma abbiamo anche bisogno di dircelo ancora. Soprattutto abbiamo bisogno di mettercela tutta, perché il nostro tassellino di pace non manchi su una scacchiera molto più grande. Diventare anche un piccolo avamposto di pace nelle frontiere della violenza (da quelle a noi più vicine a quelle più lontane sembra poca cosa, ma è l'unica cosa che veramente possiamo fare). Lo dicevamo recentemente a Locri, nell'importante convegno su pace e legalità, lo dicevamo ieri sera a Cirella con i giovani della parrocchia impegnati nel progetto Betlemme (vedi tra le NOVITA' del sito
www.puntopace.net). Vi segnalo ancora che potrete intervenire direttamente cliccando sul Guestbook del sito. Grazie e auguri a tutti!
GM
LA LOCANDINA -Il primo gennaio è dedicato alla festa di “Maria Madre di Dio”. Per la nostra fede cristiana si tratta di un dato della massima importanza. Significa che Dio ha preso tanto sul serio e tanto a cuore la nostra umanità, da voler essere figlio di una donna. La sintesi tra il Divino e l’umano ha toccato il vertice: il Figlio di Dio si è fatto figlio di una donna e noi esseri umani siamo adottati da Dio, diventando suoi figli! Qualcuno può obiettare che si tratta solo di un mito, magari il mito più bello fiorito nella fantasia umana, che, non accettando i suoi limiti, s’inventa un legame divino con l’Infinito. Ma per noi non è così. Per noi si tratta di una realtà che ci è stata comunicata e donata. Del resto, se è sempre possibile pensare all’uomo come essere limitato, perché non dovrebbe essere possibile pensare anche ad un’altra, estrema possibilità? Vale a dire: se esiste un Essere infinitamente amorevole, è anche possibile pensare che Egli abbia voluto guarire la ferita esistenziale del nostro limite, innalzandoci fino alla soglia della sua natura infinita. Maria «serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo», cioè facendo sintesi (symbàllusa). Ognuno di noi lo prenda come un invito a farne sintesi nella sua vita, che è come se oggi sbocciasse di nuovo all’apparire del nuovo anno.
1Gennaio 2006 - Madre Di Dio
Madre di Dio e madre nostra Maria,
pensiamo oggi alla trepidazione
con la quale ripassavi nella tua anima
i momenti di quella tua storia singolare,
storia intrecciata alla mirabile
vicenda del Natale.
Tu donna dell’umiltà diventavi anche
Madre del coraggio:
il coraggio più grande per ogni essere umano:
ritenere possibile non solo che un Dio esista,
ma che egli ci ami e che per amore
compia anche ciò
che è umanamente impossibile,
ma non lo è all’Amore.
Aiutaci a custodire la nostra grandezza,
adesso e nell’ora di nostra morte, amen!
(GM/01/01/06)
Lettera ai Galati (4,4-7) - «ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione. E, perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: «Abbà, Padre». Così tu non sei più servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede per grazia di Dio.
Vangelo di Luca (2,16-21) - Andarono in fretta, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia; e, vedutolo, divulgarono quello che era stato loro detto di quel bambino. E tutti quelli che li udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo. E i pastori tornarono indietro, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato loro annunziato. Quando furono compiuti gli otto giorni dopo i quali egli doveva essere circonciso, gli fu messo il nome di Gesù, che gli era stato dato dall'angelo prima che egli fosse concepito.
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