Dal sindaco di Scalea Pasquale Basile riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa riguardante i principali temi oggetto delle attenzioni di Consiglieri comunali di minoranza negli ultimi tempi
SCALEA - Al di la delle contraddittorie dissertazioni di alcuni consiglieri, che ancora continuano a confondere elementi basilari dei bilanci, l'ultimo consiglio comunale ha evidenziato alcuni punti cruciali che mi preme rendere pubblici nel modo più chiaro possibile.
Il primo fatto essenziale è la conferma della drammatica situazione finanziaria del comune di Scalea. Ognuno sa da cosa proviene e ognuno sa come si è originata. Stiamo cercando, in tutti i modi possibili, di far fronte a questa, per evitare che Scalea affondi. Questa amministrazione si è assunta delle responsabilità pesanti che hanno consentito di assicurare i servizi essenziali senza sottoporre i cittadini di Scalea a un salasso di proporzioni inimmaginabili come quello che avverrebbe in caso di dichiarazione di dissesto. Quest'ultima, tengo a precisarlo, non è affatto scongiurata, purtroppo.
Il secondo fatto è la sostanziale debolezza del consiglio comunale, dimostrata da un'elevata voglia di litigiosità, dall'assenza di proposte della minoranza e dalle intolleranza verso chi cerca di colloquiare con serenità e dignità nei confronti dei cittadini che rappresenta, preferendo i toni da rissa, le evocazioni apocalittiche di magistratura dimenticando - come nel caso di Tributi Italia - di chiedere al proprio capogruppo o agli ex assessori al bilancio cosa hanno fatto nell'apposita commissione e cosa hanno fatto dal 2007 in poi. Accusano il sottoscritto di voler coprire, ma non mi pare - e questo è evidente - che abbiano voglia davvero di scoprire.
Noi, per nostro conto, per come già espresso in più di un consiglio abbiamo già dato tutta la dimostrazione possibile inviando la ricostruzione della vicenda alla Procura della Corte dei Conti.
Ci si comporta come se l'unico scopo sia quello di tentare (invano) di far cadere a tutti i costi la giunta Basile senza interessarsi minimamente delle conseguenze.
Ci si è chiesto cosa succederebbe? Un commissario terrebbe in vita le ordinanze fatte dal sottoscritto grazie alle quali viene erogata l'acqua a Scalea? Ne dubito. Un commissario, di sicuro, procederebbe alla vendita di tutti gli immobili di proprietà del Comune, anzi di tutti i beni, sottraendoli per sempre a una gestione e a una programmazione.
Il vero dilemma di oggi è se si vuole o meno partecipare responsabilmente alla costruzione del futuro di Scalea. Perché è innegabile che le cose da fare sono molte, troppe, e con questa "debolezza" e questo spirito è difficile affrontarle. Non penso di poter lavorare per mettere mano alle falle enormi della "barca Scalea", di lavorare alla costruzione del futuro della nostra città (PISL, Gestione integrata della depurazione, impianti per i rifiuti differenziati, contratto di sviluppo, Porto, Bonifica della vecchia discarica solo per dire i più importanti) e nel contempo dover far fronte a continue accuse strumentali e prive di qualsivoglia fondamento, di attacchi volti essenzialmente a restaurare il vecchio modo di far politica (che comprende, tra l'altro, il non far pagare i tributi e accumulare debiti, tra l'altro).
Se si vuole una restaurazione di quella politica, è sufficiente dirlo con chiarezza ed è sufficiente dirlo a tutti i cittadini di Scalea.
Perché chi rema contro, non necessariamente dall'interno del consiglio comunale o delle forze politiche, finisce per presentare un'azione politica non chiara finalizzata solo a una subdola affermazione della propria personalità e dei propri interessi.
Se invece l'obiettivo è veramente quello di far fronte all'attuale situazione e lavorare al futuro di Scalea allora bisogna avere il coraggio - così come abbiamo fatto noi - di proposte concrete, per le quali bisogna specificare anche dove "trovare i soldi" per la loro realizzazione e con quali risorse portarle avanti.
In questo caso non c'è nessuno più di me volto a raccogliere le istanze delle forze vive della città, delle associazioni di imprenditori, delle forze politiche e - in generale - di quanti vogliano dare un serio contributo alla risoluzione dei problemi della città.
Questo è il momento delle responsabilità, non solo dei semplici "ramoscelli d'ulivo" che pure hanno la loro utilità, ma delle responsabilità nell'accezione più vasta. E' il momento dell'impegno concreto, mettendo in campo le proprie competenze e la propria buona volontà, nei confronti della città. E' il momento di far comprendere ai cittadini che, al di la' delle divisioni e dei diversi ruoli, si rema tutti in una stessa direzione e che non si prendono decisioni per questa o quella persona, o contro questa o quella persona, ma solo nella logica di uno sviluppo comune.
Oggi bisogna rendersi conto che non si può pensare di lavorare per Scalea senza recuperare quel rapporto di sussidiarietà e solidarietà tra le componenti della società scaleota. Rapporti che si sono persi negli anni e che abbiamo faticosamente riavviato - come nel caso degli operatori turistici, dei balneari e di altre componenti sociali - sin da quando ci siamo insediati.
E' per questo che ho deciso di avviare una revisione della struttura amministrativa per rendere più efficace l'azione di governo e, contemporaneamente, di avviare una serie di incontri con le forze sane e produttive della città e con chi vuole manifestare la propria buona volontà e la propria voglia di partecipare, includendo tutte le componenti sociali della città. Incontri, che come ben sa chi veramente si occupa della vita di Scalea, ho sempre portato avanti con la massima apertura e partecipazione e nel segno di un confronto senza pregiudizi.
Dott. Pasquale Basile - Sindaco
Via Plinio il Vecchio 1 - 87029 SCALEA (CS)
email: sindaco@comune.scalea.cs.it