Accedi oppure Registrati
Prima pagina Notizie Articoli Foto Dizionario dialettale Abystron teche Sostienici

dove

Direttore: Pio Giovanni Sangiovanni Credits | Privacy
 
15:32
Domenica
05/05/2024
Traduci English Français Español Deutsch Portuguese
Sei in /Calabria/Precedenti/Calabria/Oltre l'abituale locandina/Perchè la Locride riviva

Perchè la Locride riviva

Perché la Locride riviva!
E' stato ucciso il vice-presidente del Consiglio Regionale della Calabria.
22 omicidi nella Locride in 14 mesi, in un lembo di terra di appena 140.000 abitanti! Senza contare lo stillicidio quotidiano di violenze, intimidazioni, usura, tangenti, traffici, corruzione. Quasi nessun omicida individuato e condannato. Un'impunità quasi generale.
Non è per nulla consolante ricordare quante volte abbiamo inutilmente gridato l'allarme per una situazione che si stava deteriorando. Alla fine di settembre il nostro Vescovo chiedeva: la “società faccia di tutto per inseguire e colpire i malfattori, con ogni mezzo tecnico e scientifico, per poter arrestare i colpevoli”; noi ribadivamo che “il gregge è assediato da lupi resi impavidi dalla impunità. Il territorio è senza difesa”.
Gli spazi di legalità sono così ristretti che diventano veri e propri “interstizi”, a stento presidiati da persone eroiche che resistono malgrado tutto. Essere onesti in questo contesto diviene un'anomalia Nell'ambito economico la concorrenza e il libero esercizio d'impresa sono divenuti comportamenti eroici.
L'omicidio di Fortugno ha un valore simbolico ancora più inquietante: si è colpito uno dei tanti eletti per minacciare e ricattare la politica. Con la devolution bisogna occupare anche le Regioni. E la 'ndrangheta lo fa con la violenza, con l'intimidazione, colludendo con le consorterie di affari, entrando nella massoneria (cfr. “Relazione sullo Stato della Lotta alla Criminalità Organizzata in Calabria” della Commissione Parlamentare Antimafia approvata il 26 luglio del 2000).
In questi mesi si è visto che è possibile uccidere senza che nulla accada: si è ucciso in pieno giorno, si è ucciso ragazzi, si è ucciso donne, si è ucciso in una piazza gremita di gente e di bambini che giocavano...
Di fronte a tutto ciò come si fa a chiedere alla gente di collaborare?
Di fronte ad una normativa che non tutela più le vittime e che non assicura più la certezza della pena?
Di fronte ad un governo che non offre strumenti seri di deterrenza e prevenzione alla magistratura e alle forze dell'ordine?
Di fronte al trattamento deplorevole riservato ai testimoni di giustizia?
La gente percepisce l'impunità. Sa di non potersi fidare di nessuno.
● Invitiamo dunque tutti a rifuggire dalle pregiudiziali ideologiche e, unendoci ad altre autorevoli voci di questi mesi, pretendiamo un intervento straordinario: chiediamo leggi speciali; non capiamo perché la morte dei Calabresi abbia meno valore di quella delle vittime del terrorismo;
● chiediamo organici specializzati e straordinari nelle procure, la presenza dei corpi speciali nella provincia di Reggio Calabria e in via straordinaria e fino a quando sarà necessario anche la presenza dell'esercito;
● chiediamo, in particolare, una presenza straordinaria della Guardia di Finanza: la 'ndrangheta potrebbe essere spazzata via in un sol colpo con l'indagine patrimoniale, bancaria e finanziaria; si abbia il coraggio di mettere le mani nell'interazione traffici - economia legale – fondi pubblici;
● chiediamo strumenti straordinari per il lavoro, aiuti per le imprese e le cooperative che nascono o che vogliono consolidarsi, per continuare a sottrarre i giovani all'influenza della mafia;
● chiediamo al Governo ancora più fondi per i servizi sociali (e non tagli come si paventava per il Fondo Nazionale delle Politiche Sociali!) e alla Regione di attivare i Piani di Zona: solo così potremo evitare che la devianza non alimenti la 'ndrangheta.
Infine è necessaria e improrogabile un'efficace riforma etica e morale della politica e del mondo amministrativo: i partiti debbono rifiutare persone e sostegni, discussi o discutibili. Per tale ragione riteniamo che, già a partire dalle nomine e dell'organizzazione strutturale della Regione, non ci si possa permettere il lusso di una rappresentanza che esprima solo poteri forti e interessi particolaristici.
Abbiamo invece bisogno di persone di grande competenza, di indiscussa levatura morale, ineccepibili per il loro orientamento al bene comune.
Avevamo già fissato per giorno 7 novembre una grande riflessione regionale, proprio nella Locride, su “Etica e Sviluppo Locale”. L'appuntamento ora assume ancora di più un significato tutto particolare.
Saranno presenti tra gli altri anche il presidente Loiero, l'on. Luciano Violante, l'on. Franco Giordano e l'on. Grazia Sestini. Ribadiremo che non è possibile creare sviluppo nella nostra regione senza una potente carica etica. O si lavora per il bene comune o si rappresentano interessi di parte: “non si può servire a due padroni” (Lc 16,13a).
Le realtà vicine alla Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Locri-Gerace: cooperativa Agrinova; cooperativa sociale Albachiara; cooperativa Agrisole; cooperativa sociale l'Audacia; cooperativa sociale Azalea; cooperativa sociale CORAS; cooperativa sociale Emmaus; cooperativa sociale Felici da Matti; cooperativa Frutti del Sole arl; Consorzio Sociale GOEL; cooperativa sociale Jonica Serveco; cooperativa sociale Pinocchio; cooperativa sociale RES; cooperativa sociale Sant'Anna; cooperativa Valle del Bonamico; cooperativa sociale l'Utopia; Comunità di Liberazione; Fondazione Emmaus; associazione Insieme per Crescere; costituenda cooperativa sociale Hermes; Polo CGM Calabria.
Per contatti : Ufficio Stampa del Consorzio Sociale GOEL - telefono e fax 0964.419191 - posta elettronica promozione@consorziosociale.coop
Ascolta con webReader

 


0 commenti.

Per visualizzare lo spazio commenti è necessario accedere al sito.

Accedi
Nome utente
Password
 
 
Registrati | Recupera dati