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Papasidero non può continuare a dormire

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

PAPASIDERO - Gentile redazione di Abystron vorrei proporre la mia opinione sulla situazione di Papasidero e sulle possibili prospettive di sviluppo ecosostenibile che questo, come molti altri paesi dell'Appennino meridionale con problemi e risorse analoghi, potrebbe avere.
Vi sarei pertanto grato se poteste inserirla nella rubrica Paesi per la sezione riguardante Papasidero. Questo come spunto di riflessione utile, spero, per quanti dalla propria posizione di amministratori hanno la possibilità di indirizzare le cose nel verso giusto o almeno di provarci.

Papasidero non può continuare a dormire appollaiato sul suo sperone roccioso sempre più solo ad ascoltare scorrere l'acqua del Lao che si congiunge col Santo Nocajo giù nel burrone, se poi la vita e con lei il suo folklore, le sue antiche tradizioni, le sue feste rischiano di diventare un ricordo, di spegnersi di giorno in giorno. Molti, spero non tutti i giovani a Papasidero guardano al paese come un luogo che li ha stancati, chiuso tra i monti, senza prospettive per il futuro, insomma un posto da cui evadere. Io credo che il turismo sia comunque una risorsa che anche Papasidero potrebbe sfruttare.
Il fiume Lao nei mesi estivi è frequentato da centinaia di turisti al giorno che su gommoni o canoe effettuano le famose discese di rafting. Moltissimi affollano la spiaggia sul fiume sotto il ponte di Miralonga da dove partono poi per le discese organizzate. Perchè non istituire una scuola di rafting a Papasidero? Perchè non creare in paese negozi per attrezzature sportive legate al rafting o anche di souvenir ad es. con canoe in miniatura, magliette con disegni che ritraggano Papasidero e il rafting, cartoline sul rafting e Papasidero? Cosa dire di un museo sul rafting? Oppure ristrutturare il cosiddetto Palazzo e proporre alla Regione l'istituzione di una sede universitaria di Archeologia (vedi Grotta del Romito) o di Ecologia (studio dell'ecosistema del fiume Lao e della sua valle, zona SIC, di grande pregio scientifico)da ospitarvi all'interno?
La scuola di rafting non sarebbe attiva solo per poco tempo all'anno dato che il Lao è navigabile per molti mesi all'anno. Ancora, molti turisti di passaggio domandano se c'è un posto dove dormire a Papasidero: rimangono molto colpiti dall'aspetto antico e da presepe di Papasidero... mai sentito parlare di paesi albergo? Chi (Comune compreso) possiede case disabitate in paese in condizioni adeguate di abitabilità potrebbe semplicemente metterle a disposizione, pubblicizzandosi via internet, magari convenzionandosi con uno dei 3 bar del paese per offrire la prima colazione (modulo bed&breakfast) che i turisti andrebbero a prendere la mattina al bar convenzionato. Insomma bisognerebbe lasciar loro solo le chiavi e la casa pulita...niente di più.
Si rivedrebbero così popolati i vicoli, le stradine strette, le finestre di nuovo aperte. Non ci vuole molto: in molti altri paesi della Sicilia e dell'entroterra campano è già diffuso questo sistema dei paesi albergo e funziona sia col turismo italiano che estero! Ancora sarebbe necessaria una locanda in paese dove mangiare: i turisti che scendono al santuario della Madonna di Costantinopoli chiedono sempre di un posto dove sedersi per mangiare. Anche un fast-food in stile rustico con menu semplici del Pollino sarebbe un'idea.
Per non parlare poi del flusso turistico che proviene dal sito preistorico della Grotta del Romito...quante possibili risorse! Bisognerebbe che l'Amministrazione locale prenda in mano la situazione seriamente cominciando da almeno alcune di queste idee, che comunque hanno bisogno di sostegno economico per partire, o altre ma comunque ecocompatibili, infatti siamo in un Parco Naturale ed il turismo qui è indissolubilmente legato ad un ambiente sano, integro.
E' necessario che l'Amministrazione non sostenga progetti in accordo con società che come l'ENEL pretendono di far rispettare il protocollo di Kyoto all'Italia costruendo una megacentrale a biomasse proprio dentro un Parco Nazionale dove già si produce naturalmente ossigeno e si fissa anidride carbonica da millenni!C'è tanto spazio al di fuori dei parchi nelle zone già compromesse e vogliono usare senza Valutazione di Impatto Ambientale l'acqua del Mercure-Lao che ospita le ultime lontre d'Italia? Infatti mi dispiace ricordare che il comune di Papasidero,come quello di Mormanno e Laino Borgo, invece di preoccuparsi dei danni ambientali e di immagine provenienti dalla vicina centrale Enel del Mercure le ha messo a disposizione il patrimonio boschivo che è poi un bene non dell'Amministrazione ma di tutti i cittadini di Papasidero e del mondo.
In conclusione si può fare tanto per Papasidero, bisogna assolutamente provare sulla strada dello sviluppo ecosostenibile ma bisogna considerare la natura una preziosa alleata e non un bosco da tagliare o una schiava da sfruttare altrimenti questo paese rischia di diventare uno dei tanti posti degradati del Meridione sfruttato e per di più abbandonato, sfavorito com'è anche dal punto di visto dei servizi e delle opportunità per il futuro dei giovani.
Rimbocchiamoci le maniche e buon lavoro a chi ha voglia di fare qualcosa di buono per Papasidero.
Giovanni N. Roviello
25/09/2005
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