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Sembra rivivere la storia di Peppone e don Camillo

S. DOMENICA TALAO – La storia di Peppone e don Camillo sembra rivivere in questi giorni a Santa Domenica Talao dove, per la verità i rapporti tra il parroco del paese don Luciano Losardo e il sindaco Salvatore Paolino, riconfermato alla carica di primo cittadino alle amministrative del giugno scorso, non sono mai stati idilliaci.
Stavolta lo scontro è nato in seguito alla decisione del sindaco di ordinare, con atto n. 38/2004, la chiusura di un locale annesso alla chiesa madre S. Giuseppe che ospitava un circolo parrocchiale e che nei giorni scorsi era stato ispezionato da un vigile urbano che, nel corso del sopralluogo ne aveva accertato l’inagibilità. Si è appreso anche che il circolo, successivamente all’accaduto sarebbe stato anche visitato dagli uomini della Guardia di finanza che ne hanno verificata l’idoneità, attraverso l’elenco dei soci, lo statuto e tutta la documentazione necessaria per funzionare regolarmente.
Il vigile urbano afferma invece di aver trovato all’interno del locale alcuni videogiochi mentre il parroco ha dichiarato che nel corso della stessa perlustrazione che sembrava essere informale, non è stata richiesta alcuna documentazione per cui tutti hanno pensato ad un normale servizio di routine.
Accanto all’ordinanza di chiusura del circolo parrocchiale della chiesa di Santa Domenica Talao, emessa dal sindaco Salvatore Paolino, il parroco don Luciano Losardo ha provocatoriamente fatto affiggere un proprio scritto nel quale informano i fedeli che tutte le consuete attività sono sospese in quanto si dovrebbero svolgere in locali inagibili. In pratica il parroco ha dichiarato di poter celebrare soltanto funerali.
Questa presa di posizione ha creato un notevole scompiglio fra i parrocchiani che si sono divisi fra chi dà ragione al sindaco e chi invece si schiera dalla parte del sacerdote il quale ha inteso in qualche modo cautelarsi in quanto, se vi è inagibilità, ha sostenuto, vanno sospese le attività parrocchiali. Ma non si è fermato qui, infatti ha provveduto anche a denunciare il sindaco Paolino per falso in atto pubblico.
Come si può ben vedere, altro che Peppone e don Camillo! Che in fondo andavano d’accordo; qui le cose sono andate ben oltre giungendo alla carta bollata. Ma andando ad investigare sul vero motivo di tanta acredine spunta, guarda un po’, un neanche malcelato dissapore di chiara matrice politica.
Così va la vita in quel di Santa Domenica Talao!!
(san.pio gio.)
13/11/2004
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