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Dopo un lungo lavoro di scavi e restauro, sarà riaperta al culto la Grotta di S. Michele di San Donato di Ninea

Dall'Amministrazione comunale di San Donato riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa riguardante l'importante iniziativa di apertura al culto dei fedeli e all'attenzione degli appassionati della Grotta di San Michele Arcangelo e della Madonna di Sant'Angelo dopo una capagna di scavi e di restauro dell'antico sito archelogico. Prevista la presenza del Nunzio Apostolico e Arcivescovo titolare di Sistroniana mons. Alberto Tricarico e del vescovo della Diocesi San Marco Argentano-Scalea mons. Leonardo Bonanno.

SAN DONATO DI NINEA - Dopo il termine degli scavi e dell'opera di restauro, portata avanti con la Sovrintendenza per i Beni Culturali, una grande attesa e un vivace fermento si registra tra la popolazione sandonatese per l'importante evento religioso che si terrà il prossimo 18 settembre 2012, alle ore 17, quando si riaprirà finalmente al culto dei fedeli la Grotta di San Michele Arcangelo e della Madonna di Sant'Angelo. Il sito si trova in una zona archeologica della Diocesi di San Marco Argentano-Scalea ed è situato a pochi chilometri dalla Chiesa Parrocchiale "SS. Trinità" di San Donato di Ninea (CS). In questi giorni, l'assiduo e scrupoloso lavoro di tecnici e professionisti dell'antichità si è concluso con successo, rimettendo in luce i ritrovati ruderi di notevole importanza storica e religiosa, che risalgono ai primi secoli del Medioevo. Questa zona, infatti, per vari secoli è stata regione di eremiti e meta di numerosi pellegrinaggi nel grande fervore del periodo bizantino.

Ma l'evento più atteso della giornata seguirà la cerimonia religiosa che verrà celebrata dal Nunzio Apostolico e Arcivescovo Titolare di Sistroniana, S.E. Mons. Alberto Tricarico, e da S.E. Mons. Leonardo Bonanno, Vescovo della Diocesi di San Marco Argentano-Scalea. La Messa Solenne sarà concelebrata alla presenza dei Vescovi delle cinque circoscrizioni della Provincia Ecclesiastica di Cosenza, delle numerose autorità civili, accademiche e militari, e da un migliaio di fedeli della Madonna che, in forma organizzata, da ogni angolo della regione, perverranno nel piccolo centro montano del cosentino. Subito dopo la cerimonia, si potrà ammirare l'affresco rinvenuto con la santa Effige della Madonna, un'opera originale di arte sacra che testimonia la fede e la devozione delle popolazioni cristiane che si sono succedute nella zona lungo il corso dei secoli.

«Potete immaginare la soddisfazione e la gioia - ha dichiarato il sindaco Francesco De Rose - con cui i fedeli, e tutta la gente del luogo, hanno appreso la notizia di questa importante scoperta. Questo, per di più, succede all'inizio dell'Anno della Fede indetto da Papa Benedetto XVI e ci appare come un segno della Provvidenza per ravvivare in tutti noi il fervore mariano. La nostra comunità, grazie all'opera congiunta dell'Amministrazione Comunale, le Forze dell'Ordine, i comitati parrocchiali e i tanti volontari, è pronta ad accogliere i mille fedeli previsti per l'occasione».

Rispondendo alle entusiastiche sollecitazioni dei propri parrocchiani, d'accordo con il Presbiterio e le persone responsabili delle associazioni diocesane, Don Pino Esposito, sacerdote della comunità sandonatese, ha deciso di procedere all'Incoronazione della vetusta Effige Mariana con la solenne Liturgia Eucaristica che si celebrerà all'aperto, sul terreno antistante il luogo degli scavi, di fronte alle austere e luminose montagne calabre. «Il sito è la testimonianza viva dei fratelli nella fede, che in questa nostra terra ci hanno preceduto nella cristiana devozione - ha detto Don Pino in occasione della presentazione della giornata -. Dal giorno della felice scoperta, ci siamo presi ogni premura affinché l'Effige della Madre di Dio fosse diligentemente restaurata. Dal prossimo martedì, l'opera sacra verrà esposta per essere onorata e venerata con grande fiducia dalla nostra comunità diocesana e da quanti credono nel miracoloso intervento di Maria».

11/09/2012
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L'ingresso della grotta
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L'effige Mariana prima del restauro
L'effige Mariana prima del restauro