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Seconda interrogazione per riperimetrazione parco

PARCO DEL POLLINO - Con un’interrogazione con risposta scritta presentata alla Camera dei Deputati il 4 ottobre ’07 l’on. D’Ippolito ha chiesto al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Alfonso Pecoraio Scanio di valutare la possibilità di incontrare i tecnici dei comuni di Orsomarso, Papasidero e Mormanno per verificare nel merito le proposte di perimetrazione del parco del Pollino, concordando eventualmente un sopralluogo sul territorio interessato. Si tratta dell’ennesima iniziativa parlamentare tendente ad ottenere la modifica dell’attuale perimetro dell’area protetta con motivazioni già abbastanza note.

Stavolta l’interrogante richiama l’attenzione sull’importanza del coinvolgimento consapevole dei comuni interessati e anche sul fatto che la proposta complessiva dei consigli comunali di Mormanno, Papasidero ed Orsomarso di esclusione di parti del proprio territorio dai confini del Parco Nazionale del Pollino, appare omogenea e non va a creare “isole” nell’area del Parco. L’on. D’Ippolito sottolinea inoltre che all’interno dei territori di cui si richiede l’esclusione insistono la centrale idroelettrica Palazzo II; due siti idonei per installazione di pale per impianto eolico; una discarica di smaltimento rifiuti da poco costruita dalla Regione Calabria ai confini tra i tre Comuni; una discarica dismessa in località Ombrece di Mormanno; un’area P.I.P. di espansione industriale; l’invaso artificiale Enel per l’alimentazione della centrale di Orsomarso; due cave autorizzate con attività cantieristica nel comune di Mormanno.

Da quanto si evince dal testo dell’interrogazione non si tratterebbe comunque di una proposta ‘’blindata’’, si afferma infatti che i comuni interessati avrebbero già espresso più volte “la propria disponibilità a rivedere in termini riduttivi la primitiva proposta accettando, senza alcun problema, una eventuale determinazione della Direzione generale per la Protezione della natura volta a prendere in considerazione esclusivamente i territori al cui interno insistono le peculiarità e gli insediamenti sopra elencati che mal si integrano con un’area protetta”.

Questa ennesima interrogazione parlamentare ha avuto come effetto immediato quello di riaccendere la mai sopita polemica su favorevoli e contrari alla revisione dei confini del parco, anche se sono sempre più numerosi coloro che chiedono di andare ad un superamento di queste vecchie logiche approvando finalmente il Piano del parco che dia certezze di diritto alle popolazioni.

san. pio gio.
09/10/2007
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