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3^ Domenica di Pasqua. Il dialogo lungo il cammino

LA LOCANDINA di d. G. Mazzillo - I due discepoli del Vangelo, andando verso Emmaus, si allontanano da Gerusalemme, il luogo della crocifissione del Cristo e del più grande sogno della loro vita. Ma il Crocifisso-Risorto li raggiunge, cammina accanto ad essi e, invitato, entra per stare con loro. Il suo dialogo lungo il cammino dimostra che non con argento e oro (cioè con le nostre risorse umane), ma, come dirà Pietro (vedi seconda lettura), con il dono totale della vita, si tiene in piedi oggi più che mai quel sogno di un mondo da ricostruire nell'amore. Proprio quel sogno è ancora lì e cammina con loro. Camminerà sempre così, con loro e con noi ogni qualvolta apriremo il cuore alla Scrittura, al viandante, ai fratelli. Verso di loro sapremo ritornare anche nel cuore della notte, come i due discepoli che tornano a Gerusalemme, dopo aver riconosciuto il loro Maestro nello spezzare il pane.
(L'immagine ritrae una brocca che contiene un ramoscello d'ulivo fiorito e il fiore rossastro di una calla. Il riferimento è alla passione e ai suoi frutti)

Preghiera
Quando si affievolisce la speranza,
Gesù vienimi accanto, non importa
che non sappia riconoscerti all'istante,
ma ti prego accompagna i miei passi
e apri di nuovo il mio cuore rinserrato
nel dubbio e nel tormento...
Allenta con la tu Parola la morsa
delle parole umane udite e dette
che illudono e feriscono,
demoliscono ed ingannano.
Manda pellegrini al mio viaggio
e ospiti continui alla mia mensa.
Brilli della Tua luce il pane alzato
ad esser condiviso
e brillino le mie pupille
nell'intravederti in quei volti,
pur sapendo che presto saranno
anch'essi scomparsi.
Resti allora l'eco delle tue Parole
ed esse ardano ancora, ardano sempre
nel mio petto. Amen! (GM/06/04/08)

1^ Lettera di Pietro (1,17-21) - Carissimi… voi sapete che non a prezzo di cose effimere, come argento e oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta, ereditata dai padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia. Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma negli ultimi tempi si è manifestato per voi; e voi per opera sua credete in Dio, che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, in modo che la vostra fede e la vostra speranza siano rivolte a Dio.

Vangelo di Luca (24,13-35) - Ed ecco, in quello stesso giorno primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni? …». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

06/04/2008
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