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Ascensione: prosieguo e conseguenza Resurrezione

LA LOCANDINA di d. G. Mazzillo - L'ascensione di Gesù non è che il prosieguo e la conseguenza più ovvia della risurrezione. Sebbene liturgicamente distinto da essa, il pieno rientro fisico di Gesù nella sua dimensione "celeste" è comunque la risposta dell'amore alla morte e all'odio omicida, con cui alcuni pensavano di eliminarlo, considerando proprio l'amore pericoloso ed insensato. La gloria della Pasqua risplende nuovamente in quella dell'ascensione. Gesù lascia fisicamente la terra da Risorto e da Vivente e così resta per sempre. Il suo non è un abbandono, è solo la consegna alla nostra piena e più consapevole responsabilità di proseguire la sua opera.

Preghiera
E così, Gesù, lasci questa terra,
che e stata e rimane la tua terra,
in una giornata forse come questa
quando la campagna si riempie
all'inverosimile di fiori e il verde
è dovunque un tappeto, che tutto ricopre.
Da qui ti videro discepoli alzarti e scomparire
e quando riguardarono quei fiori
sembrava che nessuno fosse mai passato di lì.
Come quei fiori tu ci lasci in piedi,
anzi rinnovati e raccolti, sebbene più soli.
Sì, Gesù, è questa solitudine che ora
dobbiamo imparare a gestire
e, vivendo insieme, come il tuo corpo
sulla terra, dobbiamo essere tuoi testimoni.
Tu che non ci lasci soli,
fa' che il tesoro che portiamo e che siamo,
sebbene in vasi di fragile argilla,
lentamente sia attratto, come una calamita,
dalla gloria, fino a raggiungerti,
a nostra volta da questo tappeto
che riveste la terra. Amen!(GM/04/05/08)

Paolo agli Efesini (1,17-23) - Fratelli, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore. Egli la manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni Principato e Potenza, al di sopra di ogni Forza e Dominazione e di ogni nome che viene nominato non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro. Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose.

Mt (28,16-20) - In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

03/05/2008
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