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Marlane: la Rsu lancia allarme assenteismo

PRAIA A MARE – “La situazione che si è creata nel reparto filatura della Marzotto Spa di Praia a Mare non è per niente giusta e onesta e non può portare che all’autodistruzione”.
A lanciare questo grido di allarme quasi disperato è Massimo Salpa, Rsu Cisl del reparto tessitura della fabbrica, che nell’autunno 2003 aveva subito un drastico ridimensionamento con la cessazione completa della produzione della tessitura provocando esuberi strutturali di ben 191 lavoratori. Il motivo delle preoccupazioni espresse dal sindacalista deriva dal fenomeno di assenteismo che si sta verificando con frequenza quasi quotidiana nel reparto filatura dove sono impegnati 90 lavoratori e che, a detta di Salpa, potrebbe pregiudicare il futuro dell’intero stabilimento industriale in relazione soprattutto ai programmi di intervento che la Marzotto Spa sta predisponendo.
“A più di un anno di distanza – scrive Massimo Salpa – i dipendenti della tessitura posti in cassa integrazione e in mobilità ancora sperano nella ripresa dell’attività produttiva del sito, vivendo la dura realtà del meridione dove trovare un’occupazione è una chimera. Nonostante ciò, da un po’ di tempo nel reparto filatura si è creato uno strano fenomeno di assenteismo da attribuire – secondo il sindacalista Cisl – ad una stretta cerchia di dipendenti che sta ponendo in cattiva luce l’immagine che i più laboriosi, sempre presenti sul posto di lavoro, hanno dato al reparto sviluppando negli anni precedenti un’ottima capacità produttiva”.
Persone che, a detta di Salpa, risultano sempre in malattia oppure “fanno una semplice telefonata dieci minuti prima dell’inizio del proprio turno di lavoro; e ogni giorno mancano in media 15 – 20 persone su un totale di novanta. Questi assenteisti – prosegue il rappresentante sindacale – oltre a non avere rispetto dei propri compagni di lavoro, caricandoli anche della loro mancata produzione, non si rendono conto che potrebbero essere i responsabili di conseguenze negative di tutto il reparto. Quale imprenditore – si chiede Massimo Salpa – sarebbe disposto a dare fiducia a simili dipendenti? La Marzotto a settembre 2004 ha cambiato la turnazione di lavoro, per sopperire alla mancanza di personale, portandola dal sei per sei su quattro turni, all’otto per cinque su tre turni. Ma ciò non preoccupa in alcun modo i soliti assenteisti. Un appello andrebbe fatto ai medici di base affinché certifichino le frequenti malattie con una più responsabile diagnosi; ai sindacati per una presenza ed un impegno maggiore sul problema, cercando insieme all’azienda una soluzione, sempre nei limiti contrattuali”.
Il sindacalista della Cisl sostiene inoltre che il terreno sul quale è situata la fabbrica continuerà a rimanere a destinazione industriale, mentre non si prospetta alcuna ipotesi di chiusura da parte della Marzotto che ha mostrato invece segnali positivi verso la filatura, come dimostra il recente ampliamento del reparto ed un probabile accordo/passaggio con un altro noto gruppo tessile. Alla luce di questi elementi Massimo Sarpa , dopo aver dato atto all’Amministrazione comunale di Praia a Mare dell’impegno profuso in favore dei 191 lavoratori cassintegrati, lancia un appello agli “assenteisti” invitandoli a dare una mano “per cambiare in positivo la situazione esistente”.
(san.pio gio.)
09/11/2004
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