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Antonio Praticò commenta i tagli dei fondi sanità

PRAIA A MARE – Torna ancora una volta sul problema sanità nell’Azienda di Paola, il consigliere provinciale della Margherita Antonio Praticò per affermare che i suoi recenti e continui interventi pare comincino a dare qualche risultato.
L’esponente della maggioranza politica che governa la Provincia di Cosenza, aveva infatti a più riprese richiamato l’attenzione sul “degrado amministrativo in cui era precipitata l’ASL a causa di comportamenti, a volte illegittimi, altre volte superficiali ma comunque dannosi per l’Ente e la sua funzionalità”. Dopo aver ribadito l’estraneità del Direttore generale Scuteri rispetto agli addebiti mossi, Praticò afferma che l’approvazione del bilancio preventivo dell’anno finanziario 2004 da parte della Regione Calabria avvalora quelli che erano stati i giudizi da lui espressi. “Approvazione che – dichiara – ha fatto registrare un taglio di trenta miliardi delle vecchie lire per la nostra ASL” che, sicuramente incideranno in termini di qualità e quantità delle prestazioni nei confronti dei cittadini utenti.
“Quanto hanno inciso – si chiede Praticò – nella decisione del taglio le spese inutili, superflue e clientelari, ritenute perciò non essenziali ed eliminate dal contributo regionale? Non sarebbe stato più produttivo utilizzare quel danaro ai fini assistenziali? Quanto continueranno ad incidere gli sprechi ancora in atto a causa del malcostume e dei comportamenti irresponsabili ancora oggi tenuti sui fatti e circostanze in precedenza denunciati? Il dottor Scuteri e i suoi dirigenti devono capire che l’impiegato deve tornare a fare l’impiegato, che l’infermiere deve tornare a fare l’infermiere per non continuare a percepire incentivi inutili e improduttivi, che l’ufficio legale deve essere messo in condizioni di espletare il proprio ruolo senza fare più ricorso a costosi professionisti esterni, che i soldi delle consulenze possono essere più proficuamente utilizzati per la formazione del personale; comportamenti questi da tenere in ogni settore”.
Il consigliere della Margherita pone, quindi, il problema di ricomporre una dotazione organica che dia dignità a tutti i dipendenti, eliminando quelle disfunzioni che portano disservizi nei reparti dove pochi devono sobbarcarsi tutto il lavoro. “Gli ospedali e le cliniche private – aggiunge – sono una risorsa per l’ASL e la loro funzionalità una sicurezza per la salute dei cittadini, perciò su di essi vanno rivolte le maggiori attenzioni, ma non bisogna dimenticare che esiste una esigenza di assistenza territoriale e domiciliare da migliorare, che le liste di attesa sono uno svantaggio per i meno abbienti, che gli anziani non hanno mezzi e capacità fisiche per muoversi nei meandri della mala sanità e, soprattutto, non hanno tempo da perdere perché per loro ogni minuto è prezioso. Una sanità giusta, capace, solidale, professionale, si costruisce con coraggio, denunciando gli abusi e avendo come unico obiettivo la salute di tutti noi cittadini utenti, eliminando sprechi, rendite di posizione, clientela, centri di potere politico e personale, egoismi, incapacità, disattenzioni, intrallazzi.
E’ una battaglia difficile – conclude Antonio Praticò – da combattere perché troppi sono gli interessi che si intrecciano tra di loro, incrostati da anni e che nessuno mai ha cercato di eliminare. Per questi motivi faccio appello alla parte sana degli operatori sanitari che è quella più importante, ai cittadini, agli utenti, ai partiti politici, agli stessi sindacati, perché nessuno si sottragga più ai propri doveri e non si nasconda dietro comodi alibi, e perchè facciano sentire la propria voce in quella che è la battaglia di tutti, non la mia personale che, in ogni caso, sono determinato a portare avanti a tutti i costi e in qualunque condizione”.
(san.pio gio.)
18/09/2004
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