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Al Metastasio: L'acquerello. Arte e stile di vita

SCALEA - ‘’L’acquerello: Arte e stile di vita’’. È questo il tema del percorso formativo che si svolgerà presso l’Aula magna del Liceo scientifico Metastasio di Scalea da martedì 13 a venerdì 16 maggio ed è destinato a 15 allievi individuati fra studenti di questa istituzione scolastica, della Scuole media Gregorio Caloprese di Scalea e fra alcuni corsisti adulti. L’iniziativa, regolarmente inserita nel Piano dell’offerta formativa del liceo, nasce da un accordo di collaborazione con la Pro loco di Scalea che, tramite il suo presidente Giovanni De Rose, ha presentato una proposta dettagliata che è stata accolta dagli organi collegiali del liceo.

Il corso sarà tenuto dall’artista brasiliano Clovis Aquino; nato a Vitòria in Brasile nel 1965, si è laureato in architettura nel suo Paese perfezionandosi in Italia in Progettazione paesaggistica e ambientale presso l’Università La Sapienza di Roma dove ha seguito un percorso di sviluppo e perfezionamento delle tecniche di disegno e acquerello.
I corsisti sono stati individuati dai docenti di disegno e storia dell’arte fra gli studenti più meritevoli e motivati con l’obiettivo di valorizzare, quindi, le eccellenze. Le lezioni, tutte a carattere teorico-pratico della durata di 2 ore ciascuna, si svolgeranno di pomeriggio presso la sede del liceo scientifico di località Pantano per un totale di 8 ore e seguiranno la seguente scansione: Storia dell’acquerello; sapere osservare il mondo intorno a noi e imparare a impostare l’opera artistica; l’acquerello, chiaro/scuro – luce/ombra, il disegno di fondo e l’uso del colore; l’acquerello del viaggiatore, dipingere all’aperto.

Il percorso formativo si concluderà con una manifestazione finale durante la quale saranno presentate le opere realizzate e alla quale parteciperanno, oltre all’artista Clovis Aquino, anche i dirigenti delle istituzioni scolastiche coinvolte, il presidente della Pro Loco Giovanni De Rose, il sindaco di Scalea e i rappresentanti delle associazioni presenti sul territorio.

“L’acquerello – afferma Clovis Aquino – è stata la tecnica più apprezzata dai viaggiatori in Italia nel periodo del Grand Tour, il più conosciuto è stato lo scrittore Goethe che raccontò il suo viaggio. Come lui, diversi artisti e Gentiluomini del Nord Europa venivano in Italia per studiare e, in più, formare anche il loro carattere. Era una vera scuola di vita fare il viaggio del Grand Tour in Italia. Tra tutte le tecniche, l’acquerello è stata quella più utilizzata durante i viaggi ma non solo perché erano facili da trasportare pennelli, colori e carta in confronto a quelli ad olio, ma ciò è dovuto anche al fatto che l’acquerello si asciuga subito e si può fare velocemente con un bel risultato, se si ha la padronanza della tecnica. La facilità del trasporto di tutto quello che è necessario per dipingere ad acquerello, ancora oggi ne fa la tecnica più adatta ai viaggiatori.
Questo fatto collega l’acquerello allo stile di vita del pittore-viaggiatore. La tecnica dell’acquerello – conclude l’artista brasiliano – è la più veloce e facile da trasportare ma la più difficile perché non ammette errori una volta applicato il colore. L’acquerello può resistere per migliaia di anni se protetto e custodito bene, per esempio, i papiri egiziani hanno utilizzato l’acquerello migliaia di anni fa e ancora oggi sono leggibili”.

san. pio gio.
12/05/2008
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