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Consiglio sulla soppressione della guardia medica

GRISOLIA - L’aspra polemica politica fra gruppo di opposizione e sindaco sulla ventilata notizia di soppressione della postazione di Guardia medica notturna di Grisolia approderà in Consiglio comunale. L’iniziativa è stata assunta direttamente dal primo cittadino Antonello Longo che ha indetto per domani pomeriggio alle ore 17,30 una riunione dell’assise cittadina allargata alla partecipazione dei sindaci dei piccoli centri montani del comprensorio dell’alto Tirreno e aperto agli interventi della popolazione di Grisolia.
Una vicenda, questa del presidio di guardia medica, esplosa quasi all’improvviso nei giorni scorsi e che ha visto di nuovo contrapposti in modo frontale Antonello Longo ed i rappresentanti della minoranza di Uniti per Grisolia che avevano indetto un comizio-dibattito per sabato scorso in Piazza sant’Antonio al quale avevano invitato lo stesso sindaco, la Giunta comunale e i rappresentanti di tutte le forze politiche e delle associazioni presenti sul territorio.
A stretto giro il primo cittadino aveva risposto negando l’autorizzazione del piazza ritenendo che “al fine di non alimentare polemiche e strumentalizzazioni inutili, prima di autorizzare comizi-dibattiti era necessario delineare, anche nell’ambito della Conferenza dei sindaci la problematica in oggetto che allo stato attuate non trova alcun risconto ufficiale da parte dell’Azienda sanitaria locale”. Allo scopo di “fornire un’informazione istituzionale ai cittadini” Antonello Longo aveva inoltre annunciato la convocazione di un Consiglio intercomunale con la partecipazione di tutti i sindaci dei comuni interni per decidere sulle eventuali azioni comuni da intraprendere.
Una risposta che, evidentemente, non era per niente piaciuta agli esponenti di Uniti per Grisolia che, con un durissimo comunicato giunto al termine di un’assemblea svoltasi al chiuso, avevano stigmatizzato l’atteggiamento del sindaco, accusato senza mezzi termini di aver assunto un atteggiamento da “gerarca fascista” nel negare a dei consiglieri comunali il diritto di riunirsi in piazza per discutere democraticamente dei problemi del paese. Una polemica che non sembra per niente essersi stemperata negli ultimi giorni e che ha finito per investire tutti i partiti dell’area di centro-sinistra, alla quale sia pure con diverse sfumature fanno riferimento sia Antonello Longo che i consiglieri di minoranza di Uniti per Grisolia.
“Siamo molto amareggiati – ha ribadito ieri il capogruppo Saverio Bellusci – per l’atteggiamento incomprensibile ed ingiustificato che il sindaco ha assunto rispetto ad una richiesta di un gruppo consiliare che sollevava un problema reale che pende come una spada di Damocle sulla comunità di Grisolia”.
san.pio gio.
10/10/2006
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