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Parchi ed Enti: In Calabria in arrivo i commissari

CALABRIA - Il Governo si appresta a mandare a casa i vertici di diversi enti. Fuori Pappaterra e Santo. Il centrosinistra lo fece subito il 2006 e non lasciò una casella libera alla Regione dopo il 2005. Tu chiamalo, se vuoi, spoil system.
Vituperato, criticato, ridimensionato (dalla Corte Costituzionale, con le sentenze 103 e 104 del 2007) ma sempre e comunque attuato. Del resto, chi di nomine ferisce, di nomine perisce e cosi il centrosinistra che all’indomani delll’insediamento del governo Prodi non perse tempo per mandare a casa i vertici di diversi enti, iniziando dal Parco del Pollino. E proprio da qui il nuovo governo agirà, commissariando l’attuale vertice rappresentato dall’ex deputato Mimmo Pappaterra. Top secret sui nomi fra cui si dovrà scegliere il successore dell’ex assessore regionale all’ambiente.

Nomi nuovi anche per il Parco della Sila, dove attualmente c’è un commissario. E’ probabile che il repulisti coinvolga anche il potente direttore generale, Laudati, per tanti anni direttore generale dell’Afor. Dovrebbe essere certamente commissariato anche il consorzio agrario presieduto da Franco Santo, capo gabinetto del Sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini. Ma la scure del governo Berlusconi non si fermerà soltanto a queste tre, importanti nomine. Sarà certamente sostituito anche il potente e trasversale commissario straodinario delle ferrovie calabrolucane, Mario Scali. Capo gabinetto di Mario Tassone, durante il secondo esecutivo del premier milanese, il 2002, fu nominato agli inizi del 2005 in sostituzione di Franco Covello, approdato alla corte del centrosinistra.

Ma un anno dopo, con una coerenza tutta da valutare, Scali diventò capo di gabinetto del ministro dei trasporti Bianchi nel governo di centrosinistra. Una fidelizzazione cresciuta anche grazie al rapporto stretto con il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, e con il capogruppo del partito democratico , Nicola Adamo. Bramosia di poter per il centrodestra o prassi consolidata e selvaggia di mettere i propri uomini in testa agli organismi importanti? Meglio seguire la seconda strada, anche per non perdere di vista quello che è accaduto alla Regione subito dopo l’insediamento della giunta Loiero, nell’aprile del 2005. Manager sanitari mandati a casa (compreso uno, Franco Buoncristiano, cognato dello stesso Franco Santo, che tutti sapevano essere malato terminale e che sarebbe morto appena qualche mese dopo), stessa sorte per il direttore generale dell’Arpacal (e quel provvedimento è all’esame della Corte Costituzionale).

Finanche gli organismi di controllo, come il Corecom, non sono sfuggiti alla logica dell’appartenenza. E’ auspicabile che il governo di centrodestra intervenga la dove può farlo (organismi attualmente commissariati)nominando gente competente ed esperta. In politica l'espressione inglese spoil system (letteralmente: sistema delle spoglie) descrive la pratica con cui le forze politiche al governo distribuiscono a propri affiliati e simpatizzanti cariche istituzionali, la titolarità di uffici pubblici e posizioni di potere, come incentivo a lavorare per il partito o l'organizzazione politica. Sebbene le linee generali di questa pratica si possano ricondurre alla nozione di clientelismo, l'espressione spoils system non implica, originariamente, una connotazione negativa o l'idea che tale distribuzione di cariche sia necessariamente un abuso (in altre parole, si tratta di un'espressione moralmente neutra che descrive una prassi formalmente riconosciuta, e apertamente applicata, in determinati periodi storici negli Stati Uniti come in altri paesi).

L'origine dell'espressione è il motto statunitense to the victor go the spoils ("ai vincitori va il bottino").Allo spoils system si contrappone il merit system (letteralmente: sistema del merito) in base al quale la titolarità degli uffici pubblici viene assegnata a seguito di una valutazione oggettiva della capacità di svolgere le relative funzioni, senza tenere conto dell'affiliazione politica dei candidati. Il metodo tipico attraverso il quale si realizza il merit system è il pubblico concorso. Solo che in Calabria il pubblico concorso è spesso una presa in giro. Come dimostrano figli, nipoti e parenti del personale politico e dirigenziale che affollano le graduatorie di selezioni pubbliche in molti enti di sottogoverno. Purtroppo.

Fonte: La Provincia Cosentina - 13 luglio 2008
13/07/2008
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