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Affollato incontro sulla questione discarica

SCALEA – Manifestazione affollata all’Hotel Genova di Scalea per chiarire i termini della situazione sulla nuova discarica di Piano Dell’Acqua. Oltre ai numerosi cittadini, hanno partecipato anche diversi villeggianti interessati alla questione. Al tavolo dei relatori c’erano il sindaco Mario Russo, i rappresentanti dell’amministrazione comunale e i sindaci degli altri tre comuni interessati, Orsomarso, Santa Domenica Talao e Papasidero. Il sindaco Russo, nel corso del suo intervento ha ricostruito la situazione della ormai famosa terza buca, che ha provocato le proteste degli ambientalisti e i timori dei cittadini.

“Una delibera, quella degli anni scorsi sulla realizzazione della discarica, che – ha detto il sindaco Russo – è stata firmata da uno degli attuali principali oppositori alla realizzazione del sito di Piano Dell’Acqua”. Il nome, anche se il sindaco non lo ha mai fatto, è quello di Palmiro Manco, portavoce dei Verdi. “I comuni – ha detto il sindaco Russo - hanno fatto fronte al trasferimento di rifiuti da Scalea a Crotone che costa cifre che oscillano intorno ad un milione di euro all’anno per la nostra cittadina”.

Poi Russo ha attaccato la Provincia e la Regione: “Abbiamo sollecitato la Provincia a dotarsi di un piano dei rifiuti e la stessa Regione a dotarsi di un piano regionale; alla data odierna né la Provincia, né la Regione sono riusciti ad avviare l’iniziativa. Nei giorni scorsi un ordine del giorno di Franco Corbelli sollecitava l’amministrazione a presentare il piano provinciale dei rifiuti”. Il timore viene dal prossimo collasso, annunciato, della discarica di Crotone dove, fra l’altro, i cittadini protestano perché non vogliono diventare la pattumiera della Calabria.

“In assenza di qualsiasi piano le quattro amministrazioni di Scalea, Papasidero, Orsomarso, Santa Domenica Talao – ha detto Mario Russo - hanno ripreso un vecchio progetto, iniziato nel 1991, che ha avuto la legittimità degli atti attraverso tre delibere di giunta comunale. Vi invito a vedere chi erano gli assessori che hanno firmato. Un secondo atto è del 1 febbraio ‘95 per i lavori di adeguamento in località piano dell’acqua. E c’è un terzo atto sull’approvazione della perizia di variante. Da lì a poco la discarica è entrata in funzione. Io non contesto gli atti, che sono importanti, e chi allora ha sottoscritto quei documenti, ma sostengo che quelle persone oggi non possono guidare le proteste in piazza. Questo è un fatto immorale, che sta ingenerando dubbi e alimentando nella popolazione, in piena estate, paure, finendo per gettare inutilmente fango sulla città, così come hanno fatto negli anni scorsi, in piena estate, consiglieri di minoranza. Ci siamo attivati per mettere in funzione la terza buca – ha detto Russo - perché il progetto nato attraverso le tre delibere di giunta prevedeva tre vasche, le prime due sono sature, la terza è quasi ultimata. Sono vasche a norma che non creano inquinamento. Il comune ha poi avviato il progetto di raccolta differenziata, prima con il porta a porta nelle attività commerciali, ed ora con la raccolta differenziata del 30% nelle abitazioni”. Il sindaco Russo ha poi sottolineato più volte che la discarica dovrà essere utilizzata solo dai quattro comuni “Altrimenti scenderemo in piazza anche noi”. Importante è anche far entrare nella coscienza collettiva la raccolta differenziata che tarda a partire anche per la scarsa collaborazione e lo scarso adattamento dei cittadini stessi.

Da sottolineare l’intervento di Eugenio Madeo consigliere a San Nicola Arcella: “La Provincia e la Regione – ha detto Madeo - si dotino di un piano rifiuti. La storiella del commissario è solo un’invenzione per pararsi dietro le incapacità di scelta da parte di tutti. I comuni non possono aspettare. Fanno bene gli amministratori, come sta succedendo a Scalea, a cominciare a muoversi. I 14 comuni devono procedere organizzandosi per essere autosufficienti e per non dipendere da nessuno. In questa zona non ci devono essere rifiuti, se si riuscirà a non lasciare sacchetti per la strada potremo essere un esempio nazionale”. Il sindaco di Orsomarso, Angelo Paravati, ha sottolineato il fatto che gli oppositori all’iniziativa “Non hanno offerto una soluzione al problema. Bisogna evitare di essere gruppi contrapposti ma lavorare per il bene comune. Mi sarei aspettato di sentire spiegato da chi contesta se ci sono motivi per ritenere che la discarica sia dannosa e su questo tema, eventualmente, ci saremmo dovuti confrontare. Chi, come il sindaco di Scalea, propone una soluzione deve essere aiutato e non combattuto”.

09/07/2007
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