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Presentate a Scalea le opere di Carmine Manco

SCALEA - Una serata dedicata alla figura e all’opera di Carmine Manco, uomo di cultura e scaleoto illustre prematuramente scomparso nel settembre del 1987, quando aveva già all’attivo una serie di studi e ricerche storiche, antropologiche e di taglio specificamente giornalistico e di collaborazioni con prestigiose riviste a livello regionale e nazionale. L’iniziativa, durante la quale è stato presentato il volume che ha raccolto le opere di Carmine Manco, si è svolta sabato scorso alle ore 18 presso la Biblioteca comunale di Scalea ed è stata organizzata dalla casa editrice Salviati di Milano diretta da Osvaldo Cardillo che ha curato la pubblicazione. Hanno partecipato in qualità di relatori il curatore Alfonso Mirto, lo storico Saverio Napolitano, il direttore della rivista Calabria letteraria Franco Del Buono e Vincenzo Perrone, quest’ultimo già parroco della parrocchia di Santa Maria di Episcopio di Scalea verso la metà del secolo scorso.

L’incontro ha vissuto momenti di intensa commozione, ma anche di interessantissimi approfondimenti storico culturali che hanno in parte ripreso e sviluppato i vari aspetti della storia di Scalea e del territorio circostante, proprio a partire da questa figura di intellettuale e storico locale e dai suoi poliedrici interessi. Un fervido impegno, quello di Carmine Manco, soprattutto al servizio della sua cittadina e dell’intero comprensorio alto tirrenico dove decise di ritornare dopo una parentesi giovanile, fra il 1956 e il 1964, in Colombia presso alcuni zii paterni che aveva raggiunto ad appena 17 anni. Durante l’esperienza americana non mancò, tuttavia, di segnalarsi per le sue collaborazioni con periodici e riviste in lingua castigliana che ospitarono i primi servizi storici sulla sua città natale.

Un impegno ed una passione ripresi con vigore dopo il suo definitivo ritorno a Scalea che lo portarono a collaborazioni importanti: corrispondente dell’agenzia giornalistica Ansa di Roma per l’alto Tirreno, collaboratore del settimanale cosentino Parole di vita, del quindicinale Gazzettino del Crati, del mensile Rinascita del Sud, delle riviste Calabria letteraria e Studi meridionali. Fu anche Consigliere comunale del Comune di Scalea dal 1970 al 1975 e socio fondatore di alcune organizzazioni culturali, quali l’Archeoclub, la Pro Loco e il Centro studi Attilio Pepe.

Un’attività intensa di studioso e ricercatore attento e metodico che lo portarono a sviluppare ricerche puntuali sul territorio, alcune delle quali pubblicate, ma molte altre rimaste in forma di bozze manoscritte a causa della sua prematura scomparsa, quando non aveva ancora compiuto i 48 anni di età. L’iniziativa editoriale della Salviati editore di Milano, con la pubblicazione delle opere edite ed inedite di Carmine Manco, restituisce finalmente a Scalea tutto l’amore e la dedizione che uno dei suoi figli ha saputo dare alla propria terra.

san. pio gio.
23/09/2007
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