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La Scossa su politica e affari a Scalea

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato-denuncia del Presidente dell'Associazione La Scossa Antonio Pappaterra che si occupa questa volta di questioni scaleote di varia natura con il solito stile ficcante e senza peli sulla lingua. Ecco il testo integrale del documento.

SCALEA - Il progetto della protezione civile comunale oscurato dalla “raccolta rifiuti”.
ANCHE IL SERVIZIO MANUTENZIONE IDRICO, PULIZIE STRADE E SPIAGGE IN MANO ALLA DITTA DEL SINDACO RUSSO.
Non bastava il milione e mezzo per la raccolta ordinaria dei rifiuti, ci vuole anche il resto. Anche i servizi pubblici di manutenzione condotte idriche, pulizie strade, spiagge, spezzamento delle strade, guardiania discariche, manutenzione strade e marciapiedi, manutenzione edifici scolastici, manutenzione campi sportivi, manifestazione logistica spettacoli ed altri servizi estesi sul territorio sono stati affidati alla ditta Alto Tirreno SPA, per un ammontare di 523.000,00,oltre l’IVA. Nel capitolato d’oneri vengono affidati alla stessa anche beni mobili come il camion per l’autospurgo di proprietà comunale.

Una vera e propria concessione a se stessi in piena regola, visto che il Sindaco è Presidente della ditta affidataria dei servizi e che dalla stessa prende una indennità di carica abbastanza rilevante. Persino i lavoratori sono stati affidati per un unità pari a 22 persone distribuite con contratto precario nelle varie mansioni da svolgere per conto, fra l’altro, del comune di Scalea. Quindi Sarebbero 2.000.000,00 di Euro i fondi pubblici destinati alla società mista Alto Tirreno senza che questi effettivamente riesca a garantire un servizio efficiente nel territorio. L’alto Tirreno Cosentino Spa sembra essere una società mista fondata esclusivamente sui fondi, personale, beni immobili, capannoni, mezzi, strumenti, di risorse pubbliche.

Il soggetto privato della società non pare abbia investito un “fico secco” per ottenere tutto quel patrimonio pubblico, recintato come fosse proprietà privata. Di fatti gli edifici a fianco l’autoparco comunale, che all’inizio di settembre ancora facevano ombra alle cataste di immondizia accumulate negli spiazzi antistanti, appartengono al patrimonio comunale e fanno parte del progetto di risanamento redatto dalla protezione civile comunale di Scalea, riguardante l’ammodernamento e la messa in sicurezza sanitaria degli alloggi destinati, tra l’altro, a sedi per la protezione civile stessa. Per questo, ancora oggi, i locali di località pantano, affianco all’autoparco, sono coperti da tettoie in eternit, non adeguate sia alla salute dei lavoratori che dei cittadini in genere.

Nel progetto della protezione civile comunale è prevista,oltre l’ammodernamento dell’ambiente e degli spiazzi, ora usati come piazzole di parcheggio mezzi per la raccolta dei rifiuti, una pista d’atterraggio per l’elisoccorso, importante per il servizio 118 che grava di logistica in questa territorio. L’occupazione abusiva dei rifiuti dell’area del patrimonio pubblico, ( vedi allegato B della delibera giunta comunale 93 del 26 giugno 2007), da parte della società mista, sembra abbia ritardato proprio questo tipo di intervento sul territorio, ma questi sono quesiti a cui il Sindaco di Scalea deve dare spiegazioni. L’area della protezione civile comunale di Scalea occupata dai rifiuti, comunque, non è stata un belvedere di questa stagione.

Tantissime sono state le lamentele, da parte dei cittadini residenti in località pantano, che lamentavano puzzi maleodoranti provenienti dal sito in vicinanza, oltre a quelle dovute al puzzo dei liquidi del rifiuto umido derivante dai camion di raccolta,non igienicamente puliti e bonificati sul sito stesso, visto che l’area in questione non è provvista di impianto di depurazione delle acque usate per il lavaggio dei mezzi. Il Sindaco di Scalea, vedendo in sua prospettiva un Estate passata all’insegna della meraviglia e del successo, sembra abbia scambiato l’odore dei camion della raccolta rifiuti in profumo di campi di primavera. Ma sulla realtà di Scalea bisogna ragionare anche con i gruppi consiliari di minoranza che restano in silenzio di fronte alla privatizzazione dei servizi del comune e non si accorgono nemmeno dello stato in cui i cittadini sono costretti a vivere.

Da quando il Sindaco ha designato l’erede della massima carica cittadina non ci sono più polemiche sulle quali intervenire: i consiglieri comunali hanno perso la lingua? Le mani del degrado sono sulla città e non sarebbe male intervenire per riportar luce alle speranze degli scaleoti che attendono la “nuova primavera di Scalea”.

Antonio Pappaterra - Presidente dell’associazione “La Scossa” - Scalea 20/9/2007.
21/09/2007
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