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Sei in /Rubriche/La Locandina/LA LOCANDINA 2012/3^ Domenica di Quaresima 2012 (B)

La Pasqua come evento e come paradigma fondamentale di salvezza

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - Da questa domenica fino a quella delle Palme le letture mettono a fuoco il tema della Pasqua come evento e come paradigma fondamentale di salvezza. L'eliminazione fisica della vita di Gesù, oggi simboleggiata dalla distruzione del tempio, è solo la premessa della sua risurrezione, che avverrà al terzo giorno, similmente a ciò che viene detto del tempio. Vedremo successivamente che la morte di Gesù si compirà con la sua elevazione sulla croce, per diventare segnale e strumento di salvezza (4^ domenica), conformemente a ciò accade con il chicco di grano, che cade in terra e muore, ma per produrre molto frutto (5 domenica). È vero: noi immaginiamo e perseguiamo una vittoria di Dio e un nostro successo con lui, diretto e immediato, senza prezzi da pagare e senza passaggi obbligati da attraversare. Spesso proprio ciò si rivela un'illusione, che presto si mostra come tale e segna il nostro naufragio, o almeno il naufragio di ciò a cui tenevamo di più. Siamo invece chiamati ad imparare che quello che a noi può apparire grandezza e magnificenza è, invece, agli occhi di Dio, inezia e rovina, e che quello che invece ai nostri occhi è stoltezza e follia è per il Signore sapienza e sublimità dell'amore. Un amore che ricostruisce se stesso sempre e ricostruisce uomini e cose, sogni e speranze che si pensavano irrimediabilmente perduti.
 
PREGHIERA
Angelo, si chiama questo ragazzo, che appena due anni fa
nel devastante terremoto di Haiti raccoglieva i mattoni
di una chiesa interamente caduta ...
Hanno scritto che lo facesse per costruirsi una casa.
Una casa per sé e la sua poverissima famiglia
con i pezzi della casa del Signore.
Altra parabola veritiera
di ciò che accadeva alla tua vita distrutta, Gesù,
per ricostruire la nostra.
Tu, Angelo buono, non sembravi dartene gran cura,
quando provocatoriamente dicevi:
«Distruggete questo tempio ed io in tre giorni
lo rialzerò dalle sue rovine!».
Tu pensavi a queste nostre umane rovine
con le quali devono esserti apparsi i nostri corpi
e le nostre anime vaganti come tra le macerie.
Perciò pensasti di ricostruirci pezzo a pezzo,
dandoci te stesso: dando la tua vita,
dandoci il tuo corpo e il tuo sangue.
Grazie davvero per essere arrivato fino a tanto! (GM/12/03/12).
Prima Corinzi (1,22-25) - Fratelli, mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio. Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Vangelo secondo Giovanni (2,13-25) - Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull'uomo. Egli infatti conosceva quello che c'è nell'uomo.
10/03/2012
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Un bambino raccoglie i mattoni di una chiesa distrutta dal terremoto di Haiti (Foto di Carolyn Cole / Los Angeles Times)
Un bambino raccoglie i mattoni di una chiesa distrutta dal terremoto di Haiti (Foto di Carolyn Cole / Los Angeles Times)
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