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Sei in /Rubriche/La Locandina/LA LOCANDINA 2012/NATIVITÀ di SAN GIOVANNI BATTISTA

Giovanni anticipa e indica la luce che Cristo porterà fin nelle isole più lontane

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - Questa domenica coincide con la festa di San Giovanni Battista, di cui si rievoca la nascita, in un tempo a partire dal quale la luce del giorno comincia a diminuire, esattamente sei mesi prima della nascita di Gesù, quando invece la luce comincerà ad aumentare. La liturgia sembra muovere dalla domanda della gente su Giovanni: «Che sarà mai questo bambino?» (Vangelo). Suscita l'impressione di voler rispondere: Giovanni è colui che anticipa e indica la luce che Cristo porterà fin nelle isole più lontane. Il Battista addita già attraverso il suo nome Johanan l'infinita tenerezza di Dio, che si rivelerà compiutamente in Cristo "luce delle genti". Infine rimanda a un compito profetico che comunque deve essere adempiuto. Da chi? Da Giovanni e da ciascuno di noi credenti in Colui che è il Dio dei padri e il Padre di Gesù. Il compito è questo: annunciare instancabilmente l'amore di Dio e l'avvento del suo regno come regno di giustizia. Instancabilmente: anche quando umanamente sembrasse tutto vano (prima lettura). Persino quando le dinamiche storiche da un lato e i progetti dei potenti del mondo dall'altro sembrano piegare la storia a loro favore e a favore di uno smisurato valore dato al denaro e alle operazioni finanziarie, come i questi giorni.

PREGHIERA
Profeta di Dio, che annunci la misericordia,
tu nasci come frutto di un sogno ritenuto impossibile
e vieni ad indicare il sole che sorgerà ad illuminare
i popoli per sempre,
tu sei Giovanni il Battista,
che prima di immergersi nel fiume Giordano
è già completamente inserito in una storia di uomini
che attendono senza sapere forse più che cosa,
e nell'umana vicenda di una coppia anziana
avviata sul sentiero della sua prossima fine ...
Ma no! Attraverso di te è come se Dio,
che sorge più maestoso del sole di Giugno,
volesse dirci ancora che mai andranno perse
le speranze dei piccoli e degli umili
e che per ciò che riguarda la vita che fugge,
l'eternità di Dio non ha fine,
perché non conosce tempo.
Con te eleviamo la preghiera perché un nuovo avvento
riscaldi le speranze di questo nostro mondo. Amen! (GM/24/06/2012)

Isaia 49,1-6 - Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome. Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all'ombra della sua mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra. Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria». Io ho risposto: «Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio». Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele - poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza - e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d'Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra».

Luca 1,57-66.80 - Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All'istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

24/06/2012
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La foto mostra la sfera del sole che sorge a Tortora da dietro il monte Calimmaro (il cui nome, di derivazione greca, significa "buona giornata").
La foto mostra la sfera del sole che sorge a Tortora da dietro il monte Calimmaro (il cui nome, di derivazione greca, significa "buona giornata").
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