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Il punto di vista sulla situazione centrale Enel

AMBIENTE - Riceviamo e pubblichiamo
Spett.le Abystron
Vorrei proporvi il mio punto di vista sulla situazione Centrale del Mercure alla luce dei tanti inchini che sono seguiti ai ricatti dell'ENEL. Spero che la visione sia troppo pessimistica e non realistica, ma la mia angoscia deriva dalla mancanza di informazione chiara sui punti elencati.
(attenzione! ho ancora la convinzione, forse antiquata, che in un Parco Naturale si debba tutelare la natura da preservare incontaminata per le generazioni future e non gli interessi economici di grandi aziende o altri)
Per quanto le Regioni si impegnino a far sì che la Centrale dell'Enel inquini poco, non mi convince il fatto che:
1- il legno da ardere proverrebbe in massima parte da Basilicata e Calabria (e non ci sono impianti con alberi piantati allo scopo di fornire la biomassa necessaria) ma si tratta di alberi, etichettati come malati o di scarso pregio(?), rubati alla natura, purtroppo anche all'interno di un Parco che dovrebbe essere patrimonio di tutti!!???
2 - come la stessa ENEL ammette l'acqua reimmessa nel Mercure-Lao avrà una temperatura superiore a quella naturale!!!!Si tratta di un'alterazione bella e buona in un fiume che, secondo la recente bibliografia, ospita la lontra (Lutra Lutra) altrove quasi estinta ed è parte integrante del sito di interesse comunitario (SIC) "Valle del fiume Lao".
3 - gli studi di impatto ambientale per gli impianti si fanno prima e non dopo...ora sembrerebbe che venga abbozzata una Valutazione di Impatto Ambientale ad hoc per l’entrata in funzione della centrale!!!Ma scherziamo????? Se accadesse, il nostro amato Pollino sembrerebbe proprio il paese di Pulcinella dove tutto finisce a tarallucci e vino!!!! ..o meglio tronchi, fumo e cenere!
4 - si scambia lo sviluppo con la possibilità di inquinare... se non inquino (Lao riscaldato, boschi tagliati e bruciati, paesaggio orridamente deturpato dalla centrale che l'Enel faceva meglio a smantellare piuttosto che ostinarsi a riattivare avendo visto che si era venuta a trovare nel Parco del Pollino, aria, anche se un poco, inquinata etc..) non progredisco.... Ma non è una forma di prostituzione? Se solo la gente riflettesse.....
5 - perchè una centrale a biomasse di 35 mW deve stare in un Parco, bruciare gli alberi di un parco (oltre, lo so, ad altri scarti vegetali di diversa provenienza), usare l'acqua (delle lontre) di un parco??? Non c'è abbastanza spazio fuori dei Parchi Naturali, dove l'anidride carbonica viene già naturalmente fissata dalle piante, per costruire una centrale a biomasse(che dovrebbe far rispettare il protocollo di Kyoto all'Italia) o per piantare alberi allo scopo di produrre biomassa? Non c'è abbastanza acqua al di fuori dei Parchi per gli impianti di raffreddamento dell'ENEL o per questo è necessaria proprio l'acqua limpida del Mercure-Lao???

In conclusione una domanda: chi tra coloro che autorizzano, sfoggiano un bel parlare tecnico, quasi erudito o tra quanti ignorando annuiscono e non protestano ..chi, dico, si prende la responsabilità se poi le future generazioni vedranno una Basilicata ed una Calabria brulle, deturpate, non sentiranno mai parlare delle lontre, delle acque incontaminate del Lao, dei boschi verdi del Pollino?
Io certo no....per questo protesto.
Giovanni N. Roviello
07/10/2005
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