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Sei in /Rubriche/La Locandina/LA LOCANDINA 2013/4^ Domenica d'avvento A - 2013

Il desiderio più coltivato segretamente nella profonda nostalgia d'Infinito

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - «Così fu generato Gesù Cristo». Proviamo ad assaporare la dolcezza del testo originale greco: «toû de Jēsoû Christoû ē genesis outōs ēn», alle lettera: «Di Gesù Cristo la genesi era in questo modo». Inizia così questa meravigliosa narrazione che precede immediatamente il Natale, una narrazione che, tra tutte quelle già ascoltate e ancora da ascoltare, è di certo la più grande. Se non fossimo sicuri, come siamo sicuri, che è storia vera, diremmo che è almeno l'espressione del desiderio più grande coltivato segretamente nella profonda nostalgia d'Infinito, che in quanto esseri umani ci portiamo sempre dentro. Il desiderio di ricongiungerci finalmente con Dio. Di congiungerci con Lui già su questa terra, visto che molti non sono sicuri di poterlo intercettare alla fine dei propri giorni. È una nostalgia che nasce con noi, ma che viene da lontano. Viene dalla notte dei tempi, da quella genesi dell'universo fisico (oggi datata intorno a 13,7 miliardi di anni) e trova sbocco in questa seconda "genesi", la venuta nella nostra carne umana di Gesù, il Messia. La sua genesi avviene all'interno di rapporti tra persone, qui Maria e Giuseppe, che si vanno colmando di Dio in ogni senso. Abbiamo ancora un paio di giorni, per chinarci anche noi su noi stessi, ma questa volta non per sentire il peso della nostra condizione umana (disturbi, sofferenze, solitudine), ma per fare come l'arco: per raccogliere tutte le forze più intime per lo slancio dell'abbraccio più tenero e più grande di un essere umano: l'abbraccio di Dio.

PREGHIERA
Per il grande momento,
Madre Maria e Papà Giuseppe,
avete indossato l'abito più bello,
splendente di luce, come i vostri volti,
regale come il vostro contenuto sguardo,
chino ad accogliere un infinito Mistero.
Mistero che custodite
l'una anche nel suo grembo immacolato
e l'altro nei suoi pensieri e nel cuore,
che prontamente a quel Mistero si è donato,
a sua volta, da esso conquistato.

Ora che tutto sembra essere pronto
al grande evento in cui quell'Arcano sta per palesarsi
come bimbo di carne,
dateci solo un po' della vostra trepidante attesa,
che solo una fede più grande,
grande quanto la vostra immensa disponibilità all'amore,
può tramutare in gioia serena ed ineffabile. (GM/22/12/13)

Paolo ai Romani. Rm 1,1-7 (traduzione Interconfessionale lingua corrente) - Vi scrive Paolo, servo di Gesù Cristo. Dio mi ha scelto e mi ha fatto apostolo, perché io porti il suo messaggio di salvezza. Dio, per mezzo dei suoi profeti, aveva già promesso questo messaggio di salvezza. Esso riguarda il Figlio di Dio Gesù Cristo, nostro Signore. Sul piano umano egli è discendente da Davide, ma sul piano dello Spirito che santifica, Dio lo ha costituito Figlio suo, con potenza, quando lo ha risuscitato dai morti. Da Gesù Cristo io ho ricevuto il dono di essere apostolo: perché lui abbia gloria, devo portare tutti i popoli a credere in Dio e a ubbidirgli nella fede. Tra questi siete anche voi tutti che vivete a Roma. Dio vi ha amati e chiamati per appartenere a Gesù Cristo ed essere il suo popolo. Dio nostro Padre e Gesù Cristo nostro Signore diano a voi tutti grazia e pace.

Vangelo di Matteo (1,18-23) - Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa "Dio con noi". Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

 

24/12/2013
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