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Il prorompere dell'Eterno che scandisce le tappe e le dimensioni fondamentali del nostro tempo

LA LOCANDINA di Giovanni Mazzillo - Dall'epifania al battesimo di Gesù, passando direttamente dai Magi a Giovanni Battista. Gesù bambino è ormai adulto e sta per iniziare la sua vita pubblica. La liturgia non è da pensare come un album di famiglia, che documenti senza salti la crescita di Gesù. È piuttosto il prorompere dell'Eterno che scandisce le tappe e le dimensioni fondamentali del nostro tempo, per conferire ad esso consistenza, indicando così il senso del nostro cammino sulla terra. L'incontro tra il Battista e Gesù avviene oggi nelle acque del Giordano, mentre l'evangelista racconta in un breve inciso, omesso dal testo ufficiale e tuttavia importante, che l'erede di quell'Erode, che aveva cercato di uccidere Gesù, farà presto imprigionare Giovanni. Il contesto sembra pervaso dall'idea che se qualche potente di questo mondo cerca di ostacolare il cammino dei suoi profeti, lo Spirito di Dio raggiunge con libertà e creatività ogni angolo della terra (salmo 104 secondo l'edizione originale). Riplasmati anche noi dallo stesso Spirito nel battesimo che abbiamo ricevuto, avvertiamo, come talvolta capita al tramonto, il brivido dell'eternità che viene a illuminare per un attimo la nostra terra e soprattutto la nostra anima nel trapasso dal giorno alla notte.

PREGHIERA
«Ecco il mare spazioso e vasto...
sei tanto grande, Signore,
rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come un manto!».
Sì, una luce si è accesa all'orizzonte
a illuminare le foschie
che subentrano alla sera,
mentre noi umani per un attimo tremiamo
come steli oscillanti nella brezza.
Il cielo si apre anche per noi,
come quel giorno al Tuo battesimo, Gesù,
per dirci che se c'è ancora un Erode sulla terra
pronto a perseguitare Tuoi profeti,
una colomba sempre appare
e nessuno potrà fermarne il volo:
si posa su di Te e su ciascuno di noi,
che Tu hai voluto accanto a te,
figli in Te, che sei "Figlio di Dio". (GM/13/01/13)

Dal salmo 103 (104) - Sei tanto grande, Signore, mio Dio! Sei rivestito di maestà e di splendore, avvolto di luce come di un manto, tu che distendi i cieli come una tenda. Costruisci sulle acque le tue alte dimore, fai delle nubi il tuo carro, cammini sulle ali del vento, fai dei venti i tuoi messaggeri e dei fulmini i tuoi ministri. Quante sono le tue opere, Signore! Le hai fatte tutte con saggezza; la terra è piena delle tue creature. Ecco il mare spazioso e vasto: là rettili e pesci senza numero, animali piccoli e grandi. Tutti da te aspettano che tu dia loro cibo a tempo opportuno. Tu lo provvedi, essi lo raccolgono; apri la tua mano, si saziano di beni. Nascondi il tuo volto: li assale il terrore; togli loro il respiro: muoiono, e ritornano nella loro polvere. Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra.

Vangelo di Luca (3,15-22) - Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, 16Giovanni rispose a tutti dicendo: "Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile". Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo. Ma il tetrarca Erode, rimproverato da lui a causa di Erodìade, moglie di suo fratello, e per tutte le malvagità che aveva commesso, giunse alle altre anche questa: fece rinchiudere Giovanni in prigione. Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: "Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento".

13/01/2013
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