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Sei in /Rubriche/La Locandina/LOCANDINA 2011/28^ Domenica dell'anno (A) 2005

Il re fa aprire le porte del palazzo a ogni genere di uomini, senza badare a null'altro, se non alla "veste nuziale"

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - Il banchetto, preparato «per tutti i popoli» ed il velo della morte eliminato per sempre (1^ lettura) contengono due promesse ma un unico messaggio: nessuno viene escluso dalla salvezza. Basterà rispondere all'invito, rivolto ormai a tutti, di sedere a tavola con il re, che deluso dall'indifferenza degli invitati nobili e abituali, fa aprire le porte del palazzo a ogni genere di uomini, senza badare a null'altro, se non alla "veste nuziale". Nella logica del racconto, doveva essere distribuita a tutti all'ingresso, e solo chi si rifiutava di indossarla ne poteva essere sprovvisto. Così succede con un tale, che è punito per la sua impudenza. Leggendo la parabola alla luce di altri testi biblici, viene in mente «la veste di lino» dell'Apocalisse, che indica le opere giuste dei santi» (Ap 19,7-9). Di certo addita un agire corrispondente a ciò che si crede e si celebra. In quanto tale, la parabola prosegue sulla scia delle precedenti, che sottolineavano l'importanza del fare e del portare frutti, anziché parlare o contare sui propri natali e sulle prestazioni religiose. Siamo comunque avvisati. Dio non esclude nessuno, e tuttavia chi discrimina gli altri e ritiene di essere migliore degli altri, rischia di essere escluso dalla festa allestita per tutti i popoli.

PREGHIERA
La festa è pronta ma noi siamo impegnati in ben altro!
Abbiamo programmi e appuntamenti,
scadenze e piani stabiliti...
Stabiliti da chi, Gesù?
Stabiliti da noi stessi e dalla vita
che sembra facciamo apposta a rendere più difficile,
fino a farla diventare insopportabile.
Ti preghiamo allora,
quando passa il messaggero
per chiamarti alla familiarità con te
- perché di questo si tratta -
fa' che noi rispondiamo prontamente,
lasciando da parte ogni altro pensiero!
Fa' che il richiamo dell'amicizia
e del Noi, che riempie la sala del banchetto
e soprattutto riesce a colmare i nostri cuori,
sia più forte di ogni altra cosa, per dirti
prontamente il nostro sì, indossando l'abito
che significa voler cambiare la nostra vita. Amen!
(GM/12/10/08)

Profeta Isaìa (25,6-10) - Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre distesa su tutte le nazioni. Eliminerà la morte per sempre. Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto, l'ignominia del suo popolo farà scomparire da tutta la terra, poiché il Signore ha parlato. E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse. Questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza, poiché la mano del Signore si poserà su questo monte».

Vangelo di Matteo (22,1-14) - In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest'ordine: Dite agli invitati: "Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!". Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: "La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze". Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l'abito nuziale. Gli disse: "Amico, come mai sei entrato qui senza l'abito nuziale?". Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: "Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti". Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

09/10/2011
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