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Pentecoste. Lo Spirito di Dio che da vita ad ogni essere ed invita a partecipare alla gioia segreta e incontenibile di ogni creatura

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - Lo Spirito Santo che scende sugli Apostoli nel Cenacolo è un'ulteriore conferma di ciò che Gesù aveva già loro conferito la sera della sua Risurrezione, come narra il Vangelo. È come se offrisse un'ultima sintesi del compito messianico che la Chiesa deve compiere: portare la gioia e la speranza nel mondo intero. Infatti Gesù «innalzato alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso» (At 2,33). E' lo Spirito ricevuto da noi tramite il battesimo, ma che tende ad espandersi sul mondo intero (Gv 7,37-39), perché «la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5). È lo Spirito celebrato nel salmo 103 come respiro di Dio che dà vita ad ogni essere. Attraverso di esso tutto gioisce ed invita a partecipare alla gioia segreta ed incontenibile di ogni creatura. Dal movimento degli steli della campagna agli uccelli che nidificano sugli alberi e agli animali che si aggirano sui monti tutto sembra partecipare di quella brezza di vita (ruach Eloim) che fermenta e brulica, da quando, all'alba del mondo era in attesa di esplodere in innumerevoli luci, forme e colori. Nella festa di oggi appare come vento impetuoso e fuoco inatteso, che però dolcemente si accosta e si ferma su ogni persona, per indicare che è venuta l'ora della nuova creazione, per un camino che porta ad annunciare in tutto il mondo l'amore trepidante di Dio nel Cristo risorto.

PREGHIERA
È venuto anche per noi il giorno della Pentecoste,
ma forse non siamo sufficientemente in attesa,
Spirito di Dio, che dimori in noi e ci dai comunque la vita.
Forse ci siamo talmente abituati
al vento che fa tremolare le onde
e al luccichio delle stelle, da non sentire più la Tua Presenza
che tutto muove e rinnova, riplasma e rigenera.
Allora sii per noi pungente richiamo alle cose che contano,
ad ogni cosa che vive e trasporta di te
sulle ali del vento come un richiamo d'amore.
Lo sai che di Te abbiamo sempre bisogno.
Ne ha bisogno questa Chiesa che appare talora stanca
persino del miracolo a cui assiste ogni giorno.
Ne abbiamo bisogno nello scorrere degli anni
per non vedere scemare il nostro fervore,
ma rinnovarlo con il tempo che passa
ed a te sempre più ci avvicina.
Perciò vieni ancora, vieni a sanare le ferite
che pure non mancano, a consolare i nostri cuori
e a farli trasalire in un nuovo sorriso,
come brezza che freme ed incanta sulle cime degli alberi.
Amen! (GM/12/06/11)

Atti (2,1-11) - Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotàmia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».

Giovanni (20,19-23) - La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

11/06/2011
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