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Sei in /Rubriche/La Locandina/LOCANDINA 2011/3^ Domenica di Avvento 2011 (B)

Che cosa siamo dunque noi? Siamo anche noi voci che gridano nel deserto? Siamo qualcosa di più.

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - A quanti accorrono a lui il Battista confessa di non essere il Cristo, cioè il Messia. Egli proclama che il Consacrato sta in mezzo a loro, anche se non è da loro conosciuto. La missione è diversa per loro due, come è diversa per ciascuno di noi. E tuttavia siamo tutti inviati, pur non essendo né il messia, né Elia, né il Profeta. Che cosa siamo dunque noi? Siamo anche noi voci che gridano nel deserto? Siamo qualcosa di più. Il concilio Vaticano II ci ricorda che tutti insieme costituiamo con Cristo il suo popolo messianico e che ciascuno di noi è consacrato, grazie al battesimo, per annunciare la Parola di Dio e per trasformare la realtà in dono gradito a Lui, rendendola conforme al suo progetto di pace e di salvezza per tutta l'umanità. Anche noi dunque siamo chiamati a liberare gli altri e a liberarci dalle tante forme di oppressione che tengono avvinti gli uomini del nostro tempo; a camminare con i più bisognosi di aiuto, dimostrando con i fatti che non sono maledetti, ma preferiti da Dio; a camminare con gioia e semplicità di cuore, nella sobrietà di un'esistenza che non cerca altre gratificazioni, perché Dio costituisce la vera ed unica "ricchezza" di ogni essere umano. C'è tanto da meditare e almeno altrettanto da mettere in atto della nostra missione battesimale!

PREGHIERA
Veniamo verso di Te, Signore,
come su una strada dove cadono le foglie
ed avanziamo verso una vetta circondata dalle nubi.
La terra sembra aver smesso di produrre i suoi germogli
e sui campi ancora non spunta stelo di grano ...
Eppure il verde non manca, ma è solo quello del muschio,
rigoglioso dove meno splende il sole e sui bordi delle strade.
.... Di questi tempi uscivamo a frotte, da bambini,
per staccarlo dalla terra e dai sassi dei muri a secco
e coprire di verde i nostri presepi fatti in casa.
La gioia riscaldava il cuore nelle case fredde anche al Sud,
mentre aprivamo sullo stesso muschio i sentieri ai pastori
in cammino verso il Natale, come siamo anche noi. Anche oggi.
Donaci la gioia semplice e intensa di allora! (GM/11/12/11)

Profeta Isaia (61,1-2.10-11) - Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l'anno di grazia del Signore. Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di gioielli. Poiché, come la terra produce i suoi germogli e come un giardino fa germogliare i suoi semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutte le genti.

Vangelo di Giovanni (1,6-8.19-28) - Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell'acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

10/12/2011
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